Ieri, giovedì 3 agosto, la Camera ha approvato all’unanimità la legge sul diritto all’oblio oncologico. Questa legge rappresenta un passo significativo per garantire ai pazienti oncologici guariti, stimati intorno a 900mila persone, l’uguaglianza di trattamento rispetto al resto della popolazione. Di fronte a questa normativa, essi potranno godere dei propri diritti in termini di accesso ai servizi finanziari, bancari e assicurativi, nonché alle procedure di adozione di minori. Si tratta di una misura importante per contrastare le discriminazioni contro le persone che sono state affette da malattie oncologiche, oltre a tutelarne i diritti. Tra queste persone, rientra anche Carolina Marconi, ex concorrente del Grande Fratello Vip.
L’attrice, essendo guarita da un tumore, si sente ovviamente vicina al tema e aveva già affrontato più volte la questione, parlando della sua vicenda anche all’interno della Casa del GF Vip. A tal proposito, lei e il compagno Alessandro Tulli avevano deciso di voler compiere il grande passo e cercare di adottare un bambino. Tuttavia, proprio a causa della sua pregressa malattia, la Marconi non è risultata idonea all’adozione. Un risvolto che l’aveva ferita profondamente e riguardo al quale aveva espresso tutto il suo rammarico sui suoi profili social.
Dunque, Carolina ha voluto condividere un post per esprimere la sua opinione riguardo l’approvazione di questa nuova legge, dicendosi contenta di questo passo in avanti, ma rimanendo con i piedi per terra e con la consapevolezza che la strada da percorrere sia ancora lunga. A corredo di una foto che la ritrae con una benda nera che le copre gli occhi, l’attrice ha scritto questo comunicato:
CONDANNATA A MORTE x 10 anni..dopo 10 anni puoi sentirti finalmente uguale a tutti ,dopo 10 anni puoi finalmente tornare ad avere dei diritti. Dopo 10 anni questa legge ti dichiara finalmente guarita .Ma 10 anni sono tanti ..così ci levate gli anni più belli della vita, dove cerchi di costruirti una famiglia , una casa ,adottare un bambino cercarti un lavoro duraturo …sei praticamente costretto “solo” ad aspettare come se fossimo tutti immortali ,una persona che ha il tumore a 30 anni è fo***ta le viene tolto il diritto di continuare non solo a lottare per se stessa e i suoi cari ma anche per inseguire i propri sogni pieni di speranze solo a lottare per se stessa e i suoi cari ma anche per inseguire i propri sogni pieni di speranze.
L’ex gieffina è poi andata avanti ribadendo il suo punto di vista e la sua soddisfazione parziale riguardo questa nuova legge. Per questo, ci ha tenuto a portare l’attenzione sui dieci anni previsti dalla legge per l’oblio:
Una legge che è stata approvata oggi in camera dei deputati va bene x una piccola fetta di persone più giovani e le altre? Ci avevano promesso dignità, parità e uguaglianza! Dove sono questi valori? Se solo dopo 10 anni si riacquistano diritti fondamentali per chi guarisce da un cancro “diritto all’oblio” significa non essere marchiati a vita ed invece per dieci anni restiamo comunque marchiati e discriminati. Sicuramente abbiamo fatto un passo avanti ma non basta. Io continuerò a battermi affinché gli ex malati siamo tutelati a 360 gradi e non discriminati.
Diritto all’oblio oncologico: di cosa si tratta
La nuova legge sul diritto all’oblio oncologico offre un importante cambiamento per i pazienti che hanno sconfitto il cancro. Prima di tutto, da ora in poi, non saranno più costretti a divulgare il loro precedente stato di malattia. Riguardo all’accesso ai servizi bancari, finanziari e assicurativi, la legge stabilisce che per la stipula o il rinnovo dei relativi contratti non sarà permesso richiedere informazioni riguardanti lo stato di salute del contraente, in particolare riguardo a patologie oncologiche di cui sia stato affetto in passato.
Questa clausola si applica solo se il trattamento attivo si è concluso senza episodi di recidiva da oltre dieci anni dalla data della richiesta. Nel caso in cui la patologia si sia manifestata prima del ventunesimo anno di età, tale periodo di attesa è ridotto della metà. Inoltre, è importante notare che le informazioni riguardanti lo stato di salute non possono essere raccolte da fonti diverse dal contraente stesso e, anche se fossero già disponibili per l’operatore o l’intermediario, non potranno essere utilizzate per determinare le condizioni contrattuali.