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Le scelte operate dai vertici di Viale Mazzini negli ultimi due anni sulla fascia del primo pomeriggio di Rai 1 seguono logiche che sfuggono ai comuni mortali. I pasticci sono iniziati con il benservito dato dalla nuova dirigenza meloniana a Serena Bortone e al suo programma Oggi è un altro giorno. Era un talk, garbato, ben fatto e ben condotto che aveva fidelizzato sempre più utenti. L’ultima stagione aveva avuto oltre il 16% di share. Ora quella fascia è occupata da Caterina Balivo che conduce La Volta Buona, che oscilla tra il 12 e il 14% di share.

Per risollevare i numeri della trasmissione, nei mesi scorsi, si è visto un po’ di tutto: a un certo punto la Balivo apriva addirittura con la cronaca nera, andando in sovrapposizione di contenuti a Ore 14 su Rai 2. Robe inspiegabili. Neppure questa mossa, però, ha portato l’impennata di ascolti sperata. Adesso sembra che La Volta Buona stia effettuando una nuova sperimentazione che ricorda la tv di Barbara d’Urso.

La Volta Buona ‘d’ursizzata’

Nelle ultime puntate, il salotto della Balivo si è popolato di personaggi che per anni hanno trovato un porto sicuro a Pomeriggio 5, a Domenica Live e a Live – Non è la d’Urso. Trattasi di persone che nei talk ‘d’ursiani’ hanno fatto principalmente un po’ di caciara narrando le loro faccende private. Ebbene, di chi stiamo parlando? Da quando è iniziata la nuova stagione de La Volta Nuova sono stati invitati, in ordine sparso, Francesca De André, Corinne Clery, Naike Rivelli, Filippo Nardi, Lory Del Santo, Alda D’Eusanio, Eva Henger, Amedeo Goria, Serena Grandi, Bobby Solo… Eh sì, si tratta de La Volta Buona 2024, non di Live – Non è la d’Urso.

La svolta verso un certo tipo di ospitate potrebbe essere stata data da Ivan Roncalli, storico autore di ‘Barbarella’ e oggi contrattualizzato dalla Rai per dare spunti a Caterina Balivo. A questo punto, viene da pensare che i piani alti della tv di Stato farebbero meglio a tentare il gran colpo. Vale a dire? Che chiamino Barbara d’Urso per tentare di risollevare le sorti del primo pomeriggio della rete ammiraglia.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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