C’è posta per te, dietro le quinte della trasmissione: il racconto inedito di un postino
C’è posta per te è probabilmente uno dei programmi più amati dal pubblico di Maria De Filippi. Della trasmissione e del suo successo ne ha parlato oggi anche il settimanale TV Sorrisi e Canzoni. Nell’ultimo numero in edicola, nello specifico, è stata pubblicata un’intervista fatta ad uno degli addetti ai lavori. Il giornale ha presentato e dato spazio ad Andrea Offredi, ex tronista di Uomini e Donne ora diventato un postino di Maria De Filippi. Andrea, nel parlare del suo lavoro e del suo ruolo all’interno del programma, si è lasciato sfuggire dei dettagli inediti sul dietro le quinte di C’è posta per te, raccontando quello che succede durante la registrazione della puntata e che, fino ad ora, non è mai stato mostrato in TV.
C’è posta per te, quello che non si vede in TV: cosa succede in studio e dietro le quinte della trasmissione
“C’è una cosa che non si vede in TV, quando Maria racconta la storia” ha raccontato Andrea Offredi a TV Sorrisi e Canzoni in merito alle dinamiche interne di C’è posta per te. Cosa? “Lì (in studio, ndr) è la prima volta che noi postini scopriamo il motivo per cui coloro che siamo andati a cercare sono in trasmissione” ha svelato l’ex tronista “Rimaniamo dietro le quinte, con uno schermo davanti, immersi nel buio”. Con gli ospiti invitati dalla De Filippi, inoltre, pare che i postini non possano interagire prima della puntata. Parlare con loro? “Mai prima” ha dichiaro Offredi “Ma dopo la fine della storia è capitato”.
Andrea Offredi a C’è posta per te, da tronista a postino: emozioni forti e lacrime in trasmissione
Andrea Offredi, che nell’intervista ha anche parlato del percorso fatto dopo Uomini e Donne e di come sia finito a lavorare con Maria De Filippi (per saperne di più clicca qui), ha anche affermato di aver provato sempre forti emozioni da quando lavora a C’è posta per te. Prima di presentare gli ospiti in studio? “Non riesco a trattenere le lacrime” ha rivelato “Siamo tutti così catturati dal loro vissuto da sentirci vicinissimi alle loro emozioni”.