In questa edizione di “C’è posta per te” è arrivato un nuovo giovane postino. Trattasi di Giovanni Vescovo, il quale ha fatto il suo debutto nella fortunata trasmissione lo scorso 8 gennaio. A distanza di settimane, il nuovo volto del programma di punta del sabato sera di Canale Cinque ha deciso di rilasciare un’intervista a “Tv Sorrisi e Canzoni”, in cui ha raccontato di questa nuova esperienza.
Lo storico “people show” va avanti da ben 23 anni e, in tutto questo tempo, solamente poco più di dieci persone hanno ricoperto l’importante ruolo di recapitare gli inviti di Maria De Filippi. Come mai, quest’anno, la scelta è ricaduta proprio su Giovanni?
Non so di preciso perché mi hanno scelto, ma credo per i miei modi di fare: cerco di essere sempre gentile ed educato. Poi forse anche per la mia immagine pulita. Sono tenace, non perdo mai la pazienza e faccio squadra: non sgomito per prevalere sugli altri.
Nonostante sia passato poco tempo, il 30enne sente di essere già entrato nel ruolo. Racconta le difficoltà da affrontare durante la consegna della posta: quando il destinatario della posta non si presenta “mi armo di pazienza e aspetto. Poi citofono di nuovo e poi ancora, ma senza diventare troppo invadente.” In studio, invece, lo scoglio da superare è la gestione della commozione per le emozionanti storie di vita dei protagonisti: “Ultimamente mi sono commosso così tanto che mi sono dovuto calmare e riprendere per qualche minuto: stavo uscendo in video con gli occhi gonfi di lacrime.”
Spazio poi alla regina di casa, Maria. Il giovane veneto parla della sua ammirazione per la conduttrice e il difficile ruolo da mediatrice che deve svolgere all’interno del programma. Ma cosa apprezza in modo particolare della conduttrice di “Amici”?
Tante cose, ma soprattutto la sua capacità unica e incredibile di sistemare quelli che io definisco “i vasi rotti” nei rapporti familiari e amorosi. Vederla parlare dal vivo lì in studio mi lascia spesso senza fiato.
Per Giovanni, questa non è la prima apparizione televisiva; è, infatti, stato corteggiatore dell’allora tronista Sonia Lorenzini nel lontano 2016. Spiega di aver voluto fare questa esperienza perché “oggi viviamo l’amore troppo in fretta, senza sentire quella cosa magica che si chiama desiderio”. Ma, nonostante non fosse completamente “vergine” all’esposizione mediatica, la calorosa accoglienza che ha ricevuto dopo la messa in onda della prima puntata l’ha lasciato un po’ atterrito, tanto da dover chiudere il suo profilo Instagram. “Non sono molto social quindi ricevere così tanti complimenti e belle parole mi ha un po’ destabilizzato, anche se mi ha fatto tanto piacere”, racconta.
Chi è Giovanni Vescovo
Il nuovo postino si è lasciato andare parlando anche del suo privato. I suoi genitori si sono separati quando era ancora un bambino, per cui ha vissuto sempre con la madre a Venezia. Poi a 19 anni ha lasciato il nido e ha svolto moltissimi lavori: cameriere, commesso, magazziniere, modello. Ha studiato in un’accademia di cinema, ma la Tv non era nei suoi piani. La sua vera passione è viaggiare e per questo considera questo ruolo perfetto, perchè “per me non è un posto in tv, ma un mestiere a parte. Non sono solo un postino, io mi sento proprio un postino!“.
Ma, oltre alla De Filippi, quali sono i vip che stima? Il suo sogno è incontrare Alessandro Borghi e Brad Pitt, magari proprio negli studi di “C’è posta”, dove ha avuto la possibilità di conoscere il pilota di Formula 1 Charles Leclerc. Inoltre, ammette di amare Gerry Scotti che guarda sempre a “Tu si que vales”, e chissà se un giorno lo troveremo proprio nel talent in qualche nuovo ruolo.
Per ora, Giovanni Vescovo si gode la sua nuova esperienza a “C’è posta per te” che continua ad essere uno dei programmi più seguiti della televisione italiana e a vincere sempre la gara di ascolti del sabato sera. Qual è il motivo dietro tanto successo? Negli anni Maria è riuscita a creare una comunità di persone che seguono e condividono i loro dolori senza paura”, spiega l’ex corteggiatore. E conclude:
Con un gesto di grande coraggio, in tanti partecipano e provano a migliorare la loro vita e noi, come pubblico, in qualche modo stiamo loro accanto.