Marcello Mordino, volto storico di C’è posta per te, si è raccontato a ruota libera al settimanale Tv Sorrisi e Canzoni, rivelando diversi aneddoti curiosi relativi alla sua esperienza nel people show di Canale Cinque. Tutto è cominciato 24 anni fa. Correva l’anno 2000 quando riuscì ad avere un incontro con Maria De Filippi. Si inginocchiò davanti alla conduttrice per avere il ruolo di Postino nel programma. Missione compiuta: ‘Queen Mary’ fu stregata dall’uomo e lo prese con lei. Da allora Mordino è una presenza fissa nella popolare trasmissione.
Marcello, prima di cominciare il suo percorso ventennale a C’è posta per te, non era vergine per quel che riguarda l’ambito televisivo. Tutt’altro. Ha iniziato a lavorare per il piccolo schermo nel lontano 1978. All’epoca, assieme a un amico, faceva un programma per una rete locale a Palermo, sua città natale. La trasmissione era “Io vedo CTS”. Facevamo telefonate a caso e siamo diventati abbastanza conosciuti”, ha ricordato il Postino. Poi l’incontro con la De Filippi che gli ha fatto fare il salto di qualità:
“Poi ho avuto l’opportunità di incontrare Maria nel 2000. In quel periodo aveva dei cavalli tenuti da un cavaliere che conoscevo e che ha organizzato un incontro con lei. Mi sono inginocchiato e l’ho pregata di farmi fare il Postino o anche il francobollo!”.
La conduttrice pavese fu colpita da quell’uomo simpatico e accogliente. Pensò che poteva essere perfetto per C’è posta per te. E non si sbagliò. Da allora Mordino è nel cast del popolare people show. Non ha mai pensato di lasciare il suo ruolo che continua a regalargli soddisfazioni e spensieratezza: “Non l’ho mai considerato un lavoro e continuo a divertirmi perché sono sempre in giro e vedo posti bellissimi”.
La prima consegna per C’è posta per te
Mordino è poi tornato indietro con la memoria, ricordando la prima consegna effettuata per il programma. Erano altri tempi. Il navigatore sul cellulare non c’era e ci si affidava agli stradari e agli elenchi telefonici per individuare il destinatario dell’invito. Anche le attrezzature per registrare erano assai differenti. Le telecamere erano enormi rispetto a quelle di oggi e avevano luci impressionanti.
“Oggi – ha spiegato – sono piccole con dei led sopra. Era tutto diverso. Certo, le prime volte che andavi a casa delle persone ti guardavano come un pazzo. Anche perché conoscevano i postini delle zona e noi eravamo degli sconosciuti”.
Gli inviti rifiutati e il “trucco” delle cuffie
Sempre restando in tema di curiosità, quando a Mordino è stato domandato se c’è stato mai qualcuno che ha rifiutato gli inviti di Maria, ha spiegato: “Pochissimi. Entri in modo rispettoso nella casa della gente e noi postini non sappiamo mai il motivo dell’invito. Poi ci sono delle persone della redazione che si occupano dei contenuti”.
Infine un dettaglio relativo all’ingresso in studio degli ospiti. I postini di C’è Posta per Te hanno anche l’onore e l’onere di accompagnare le persone nel vivo del programma. Mordino ha raccontato che “prima di entrare” in studio “hanno una cuffia dove ascoltano la musica per non sentire quello che si sta dicendo davanti alle telecamere“. Un escamotage che serve per far sì che quando aprono la busta si manifesti l’effetto sorpresa. “Tolgono la cuffia solo nel momento in cui avvisano la De Filippi che hanno accettato l’invito”, ha concluso il Postino.