Bebe Vio è stata una delle ospiti della puntata di Che tempo che fa andata in onda su Rai Tre il 10 ottobre. In questa occasione, l’atleta paralimpica ha avuto la possibilità di raccontare all’amico Fazio tutte le emozioni delle Paralimpiadi di Tokyo 2021. L’atleta veneta è infatti riuscita, anche questa volta, a tornare in Italia come trionfatrice: Bebe Vio si è portata a casa la medaglia d’oro nel fioretto individuale e medaglia d’argento nel fioretto a squadre alle ultima edizione dei giochi disputatasi lo scorso agosto.
Nello studio di Fabio Fazio, in ogni caso, Bebe Vio è stata anche capace, incredibile ma vero, di mettere in serio imbarazzo il conduttore. Ad un certo punto, Fazio dice alla Vio: “Hai incontrato tutti, da Alex Zanardi a Ellen Mirren alle sfilate di moda, ti manca solo la Regina Elisabetta” e lei risponde “Sì, mi manca e mi sa che mi devo sbrigare!”. L’humor nero neanche troppo velato della sportiva ha fatto scattare in Fazio una risata isterica, che l’ha subito ripresa: “Con questa affermazione o non ti chiama mai più o ti chiama domani mattina!”.
Il conduttore, rosso come un peperone in viso, se n’è poi uscito cercando di rimediare: “Speriamo che venga tradotta in un altro modo…secondo me non ti chiama!”.
Che tempo che fa: gli ospiti della puntata del 10 ottobre
Oltre a Bebe Vio alla puntata di stasera di Che tempo che fa c’è stato spazio anche per molti altri personaggi “aficionados” del salotto di Fazio. Si è cominciato con Walter Veltroni, presente per presentare il terzo episodio della saga di romanzi gialli dedicata al commissario di polizia Buonvino, intitolato C’è un cadavere al Bioparco. Proseguiamo poi con l’immancabile Roberto Saviano: lo scrittore ha parlato della sua nuova graphic novel autobiografica Sono ancora vivo, illustrata da Asaf Hanuka, un libro illustrato che parla della sua vita, dalla spensieratezza dell’infanzia agli ultimi anni sotto scorta, iniziata nel 2006. Per parlare di Covid-19 anche un’altra colonna della trasmissione, il virologo Roberto Burioni, preceduto dal Ministro della Salute Roberto Speranza.