Chi è Maria Pia Timo?
Maria Pia Timo, classe 1969, è nativa di Faenza e vanta un curriculum molto vasto: comica, attrice, raccontastorie; la carriera della donna è a dir poco ricca, tanto che è diventata in un bel lasso di tempo volto noto di Sky, Rai e non solo. Maria Pia Timo- oltre ad aver preso parte al Sabato Italiano come spalla di Pippo Baudo- è riuscita a ottenere l’aspirato successo grazie a Bull Dozer, il programma che l’ha vista nelle (s)vesti di Wanda la carrellista per ben tre edizioni consecutive. Ma non finisce qui perché Maria Pia Timo, infatti, è stata per molto tempo ospite fissa su Rai3 in Tintoria show e l’inviata del programma Pirati, senza dimenticare la sua partecipazione su La7 come femminista convinta in Quork, talk-show comico. E la comicità scorre nelle vene della Timo, tanto che la 46enne ha poi spopolato anche a Zelig Off, con le parodie di SOS Tata- e non possiamo dimenticare che, come tata, l’abbiamo vista anche nel programma comico Bambine Cattive- e soprattutto come vendicatrice telefonica.
Maria Pia Timo e l’esordio al cinema
La comica e attrice, dopo essere apparsa praticamente in ogni canale tv, è riuscita anche a fare il grande salto e le porte del cinema si sono aperte a lei, facendola arrivare sul grande schermo con Pupi Avati nel film “Gli amici del bar di Margherita“, dove Maria Pia Timo ha recitato al fianco di Diego Abatantuono e Fabio De Luigi. Insomma, una carriera alle spalle interessante e ricca di avvenimenti, di cui indubbiamente la Timo non si è ancora stancata e di cui non vede l’ora di scoprire cosa altro potrà regalarle. Ricordiamo che la comica è tanto simpatica quanto riservata, tanto da lasciar trapelare poco e niente sulla sua vita privata: di gossip su di lei ne girano ben pochi e ci tiene a lasciare la sua famiglia fuori dalle copertine e dalle riviste che si leggono sulle spiagge italiane.
Maria Pia Timo: le ultime novità lavorative
L’attrice ha ancora una lunga carriera davanti. Vedremo presto il suo bel sorriso e sentiremo altrettanto presto il suo “ciao Patacchini” (ormai un tormentone nel suo vocabolario) sul piccolo schermo ancora una volta. Anzi, di più.