Il Codancons presenta un esposto all’Autorità per la concorrenza. Nel mirino dell’associazione Chiara Ferragni e Baby K, più nello specifico il tormentone estivo da loro confezionato ‘Non mi basta più’. La denuncia all’Antitrust, rende noto l’ente, è per contrastare quella che sarebbe considerata pubblicità occulta.
L’azione a cui il Codacons ha dato avvio prende origine dalla recente pronuncia dell’Antitrust che ha stabilito che anche i videoclip musicali non devono sfuggire alle regole del pruduct placement. Dunque anche gli artisti, laddove usino marchi nei propri videoclip, lo devono far sapere con trasparenza agli utenti per non violare le regole commerciali.
Il caso che coinvolge ‘Non mi basta più’ della rapper e della moglie di Fedez, secondo il Codacons, “sarebbe emblematico” in quanto nel videoclip, in diverse occasioni, sono immortalati prodotti di un celebre marchio per capelli.
Non solo, sempre l’associazione fa notare che nel testo della hit estiva, il brand dell’azienda che produce l’artico ‘incriminato” è persino citato. Quindi “si trasforma da tormentone estivo a vera e propria pubblicità in musica“, aggiunge il Codacons.
Alla luce di tutto ciò, il Codacons ha fatto sapere che procederà con un esposto all’Antitrust, chiedendo di aprire un ‘doppio canale’ di denuncia. Uno che riguarda il videoclip e uno che riguarda il brano della canzone finita sul banco degli imputati.
Infine il Codacons auspica che venga valutato l’obbligo, da parte di emittenti radiofoniche e televisive, di censurare la parte in cui viene mostrato e pronunciato il nome del marchio.
Non è la prima volta che la famiglia ‘Ferragnez’ si ritrova ad affrontare grattacapi con l’ente. Anzi, nell’ultimo periodo l’associazione ha spesso cercato di perseguire i due influencer per varie vicende.
Cos’è il Codacons
Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, meglio noto come Codacons, è un’associazione non a scopo di lucro, che è stata costituita nel 1986 in difesa dei consumatori e dell’ambiente.
L’associazione per Statuto persegue la tutela, sovente attraverso il ricorso allo strumento giudiziario, dei diritti e degli interessi di consumatori ed utenti, nei confronti dei soggetti pubblici e privati produttori e/o erogatori di beni e servizi.
L’Associazione, inoltre, tutela i diritti e gli interessi individuali e collettivi dei consumatori e degli utenti. Quindi nei confronti di qualsiasi soggetto, andando a promuovere azioni giudiziarie o intervenendo in giudizi civili e penali, tramite la costituzione di parte civile. Il fine è ottenere il risarcimento del danno derivante dalla lesione di interessi collettivi concernenti le finalità perseguite dall’Associazione.