Altra bufera social per Chiara Ferragni e Fedez che nelle scorse ore si sono ritrovati al centro dell’ennesima polemica. A innescarla un post pubblicato dal rapper sul proprio profilo Instagram. Le immagini finite nel calderone mediatico mostrano l’influencer dei record mentre è intenta ad effettuare l’ecografia in ospedale; visita di controllo necessaria per monitorare che la seconda gravidanza della cremonese stia procedendo nel migliore dei modi (Federico e la fashion blogger, dopo aver dato alla luce il loro primogenito Leone, sono in dolce attesa di una bimba). Al suo fianco l’immancabile marito. Ed è proprio stata la presenza di quest’ultimo all’ospedale ad aver fatto infuriare la bagarre social,
Il post ‘incriminato’ ha raccolto una miriade di reazioni da parte dei followers. Tra questi c’è chi ha storto il naso parecchio, dando dei privilegiati a Fedez e Chiara. Infatti qualcuno ha scritto che a volte i ‘comuni mortali’, ai tempi del Covid, non possono partecipare agli esami medici assieme alla futura mamma, chiedendosi invece perché ai The Ferragnez ciò è concesso. Non sono nemmeno mancati attacchi sarcastici sulla forte esposizione mediatica a cui la coppia si sottopone, mostrando sovente momenti privati e intimi della propria vita.
Mugugni e non solo: il post infatti è stato salutato anche da moltissimi commenti entusiasti. Tantissimi coloro che hanno augurato a Fedez e a Chiara ogni bene possibile per il prosieguo della dolce attesa. Tra questa marea di reazioni ne è spuntata una che è suonata come un appello. Nella fattispecie un fan ha scritto al rapper di dare voce alla storia di un bimbo malato. In aggiunta ha sottolineato di aver fatto tale richiesta al cantante diverse volte, non avendo però mai ricevuto risposta.
Insomma, non c’è pace per i The Ferragnez che, in un modo o nell’altro, volenti o nolenti, giorno si e giorno no, puntualmente finiscono per essere chiacchieratissimi, contestatissimi e al contempo amatissimi. Sono i social bellezza, dove tutto è il contrario di tutto, dove opinioni più o meno sensate si sprecano e piovono a grappoli, dove l’autocontrollo non è di casa.