Chiara Ferragni travolta dallo scandalo Balocco. L’influencer che prima aveva soltanto da scegliere a quale brand prestare la propria immagine ora si trova alle corde. La situazione si è ribaltata. Altrimenti detto, c’è un fuggi fuggi generale atto a smarcarsi dalla moglie di Fedez da parte di quei marchi che fino a oggi l’hanno ricoperta di oro. Anzi, di denari sonanti. Fino ad ora, sono almeno tre le realtà aziendali big che hanno dato o stanno dando il benservito alla star di Instagram.
La prima a sfilarsi è stata Safilo, attività leader nel settore degli occhiali. Con un comunicato asciutto, qualche giorno fa, quando ormai il ‘Balocco gate’ era divenuto noto a livello globale (ne ha parlato pure la BBC), ha reso noto di aver risolto la collaborazione con la Ferragni. C’è poi stata la retromarcia della Coca Cola che aveva scelto l’influencer per la sua campagna in Italia di inizio anno. La moglie di Fedez avrebbe dovuto girare uno spot, ma dopo la bufera da cui è stata investita è stata messa da parte dal colosso di Atlanta che ha preferito non puntare più su di lei. Una vera e propria batosta che fa ben intendere quanto il danno d’immagine subito dall’influencer sia profondo.
E i dolori per la Ferragni non sono finiti qui. Nelle scorse ore pure Monnalisa, noto marchio toscano di abiti per bambini (l’azienda distribuisce in 60 paesi nel mondo e conta più di 500 punti vendita), ha reso noto che la collaborazione con la ragazza cremonese è in bilico. “Stiamo facendo valutazioni”, ha riferito la Creative Director del brand Barbara Bertocci al quotidiano La Repubblica, a proposito dell’eventualità di interrompere la partnership con la Ferragni.
Una decisione definitiva deve ancora essere presa per il semplice fatto che Monnalisa è quotata in borsa. “Stiamo valutando la cosa. Siamo un’azienda quotata in borsa e dobbiamo prima valutare con il nostro Cda il da farsi. Le feste di Natale hanno rallentato un po’ questo processo”, ha aggiunto Bertocci.
A oggi l’accordo tra Monnalisa e la Ferragni dovrebbe proseguire fino al 2025. Il condizionale, però, è d’obbligo vista la situazione delicata in cui è piombata l’influencer, multata per oltre 1 milione di euro dall’Antitrust e ora oggetto di indagine di diverse procure in Italia.
Naturalmente un vincolo lavorativo non si può stracciare facilmente. Bertocci ha però fatto sapere che “esistono delle clausole particolari nel contratto”. Intanto sono al lavoro anche gli studi legali di Monnalisa e della Ferragni per capire come uscire dalla situazione. Quel che è certo è che pare che si stia generando un effetto domino circa le collaborazioni dell’influencer che ha una lista lunghissima di lavori con aziende big tra le quali figurano colossi come L’Oreal, Nestlè, Procter & Gamble, Calzedonia, Intimissimi, Morellato e Tod’s.