Chiara Ferragni, “l’autentica” che non pianifica perché lei, parole sue, è “sincera” e non fa “strategie”. Guarda a caso, però, in concomitanza con l‘intervista da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, in cui ha ripetuto a più non posso che il casino del “Balocco gate” è deflagrato nonostante la sua “buonafede”, ha deciso di rendere i commenti sul suo profilo Instagram di nuovo ‘free’. Ma non c’è nulla di strategico, dice. Da dicembre ha “limitato” le reazioni social facendo apparire soltanto i commenti con cuoricini e altre dolcezze stucchevoli. Tantissime persone, naturalmente, l’hanno ‘infilzata’. Il ragionamento è stato il seguente: “Ma come? Tu che dici di essere sempre autentica e trasparente, com’è che vuoi proiettare un’immagine di te in cui c’è spazio solo per coloro che ti adulano, ma non per quelli che ti criticano? Alla faccia della trasparenza.
Dopo la chiacchierata con Fazio, la moglie di Fedez ha quindi provato a sistemare siffatta ‘anomalia’, l’ennesima, della sua comunicazione, riaprendo i commenti ‘free’. E la musica, rispetto agli ultimi due mesi dove sotto ai suoi post era tutto un cuoricino, è cambiata. In circa 24 ore sono arrivati oltre 7 mila commenti. Qualche cuoricino e qualche suo fan sfegatato si è fatto vivo. Ma buona parte delle opinioni è stata spietata.
In particolare moltissimi hanno palesato la propria critica feroce, sottolineando che l’influencer, per quel che riguarda i pandori e la beneficienza, non ha mai pronunciato la parola “scusa”, preferendo utilizzare il concetto alquanto vago di “fraintendimento”. Il che, per tanti, equivale a scaricare la colpa sui consumatori che non hanno capito e non su una comunicazione che è valsa all’influencer oltre 1 milione di multa dall’Agcm e un’indagine per truffa aggravata. Diversi anche coloro che hanno affossato l’intervista di Fazio, trovandola quasi inutile visto che alla Ferragni è stato permesso di giustificarsi come già aveva fatto di recente senza che le venissero fatte domande ‘scomode’.
“Quando si sbaglia si dice: ABBIAMO SBAGLIATO (se lo ritieni, aggiungi ‘in buona fede’). Utilizzare FRAINTENDIMENTO sposta la ‘colpa’ su chi ha acquistato e non ha capito, colpevolizzando ancora di più l’utente, che tra l’altro non poteva capire null’altro oltre ciò che avete scritto. Mi spiace, qualcosa continua a non funzionare, Pezza comunicativa più grossolana dell’errore”. Trattasi di un commento emblematico tra le centinaia del medesimo argomento e tono. E in questo caso non si parli di haters. Quelli che insultano, e purtroppo ce ne sono, vanno condannati, ovviamente. Però molte persone criticano in modo sì duro (ma senza insultare), perché si sono sentite prese per i fondelli.
Altre reazioni a caldo che fanno capire l’aria che tira: “Chiara ma cosa pensi di avere dimostrato? La tua buona fede? Tutt’altro, sappiamo in che interessi hai agito, sei stata omertosa fino a quando non ti hanno multato”. “Praticamente ci considera tutti idioti perché abbiamo frainteso”. “Il punto non è aver sbagliato, perché è umano errare. Il punto è che non è mai stato ammesso di aver sbagliato. Parlando di errore di comunicazione ha solamente utilizzato uno specchio riflesso per avvalorare la tesi secondo la quale sono state le persone a fraintendere. Errare non è sbagliato, non ammetterlo mai lo è”. “Sempre vittimismo… Non sei capace di ammettere i tuoi errori”.
Tanti anche i mugugni su come il conduttore di Che Tempo Che Fa ha affrontato la chiacchierata: “Nessun contraddittorio, nessuna domanda scomoda. E questa sarebbe un’intervista? Dai, su…”. “E come tutti si aspettavano un’intervista pari al vuoto cosmico”. “Considerarla intervista è un’offesa per chi svolge questo compito in maniera professionale”. Etc etc.