Il Tar del Lazio ha nelle scorse ore emesso due sentenze identiche spiegando che è formalmente chiusa la vicenda inerente ai ricorsi amministrativi con i quali i legali di Chiara Ferragni avevano contestato i provvedimenti dell’Antitrust dello scorso dicembre, vale a dire la sanzione di 1 milione di euro inflitta alle società riconducibili all’influencer cremonese, Fenice Srl e Tbs Crew Srl. E dunque come si è conclusa la questione? Con la Ferragni che pagherà la multa poc’anzi menzionata e in più verserà all’associazione I Bambini delle Fate un totale di 1.2 milioni di euro. Tramite tale elargizione gli avvocati dell’influencer hanno raggiunto un accordo con l’Antitrust che si è fermata sul caso delle Uova di Pasqua di Dolci Preziosi, vicenda simile al Balocco – Gate.
In pratica la Ferragni ha rinunciato al ricorso al Tar, ha pagato la multa per il pandoro e per evitarne una seconda per le uova di Pasqua ha scelto di donare 1.2 milioni di euro all’associazione I Bambini delle Fate (almeno a livello di immagine, per tale questione, ne è uscita meglio. Così i giudici amministrativi del Tar sulla chiusura della pratica riguardante l’estinzione dei ricorsi:
“Viene rilevato che la causa è stata chiamata e discussa all’udienza pubblica del 17 luglio 2024; considerato che la parte istante ha depositato, in data 5 luglio 2024, memoria difensiva nella quale ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa, per le motivazioni meglio espresse in atti; rilevato che alla rinuncia ha aderito l’amministrazione intimata, la quale non si è opposta, anche in ordine alla prospettata compensazione delle spese, si è ritenuto pertanto di dover dichiarare estinto il giudizio e di compensare le spese di lite tra tutte le parti in causa”.
Chi invece non ha rinunciato al ricorso è la Balocco Spa, sanzionata con 420mila euro. La discussione sulla multa all’azienda dolciaria è stata rinviata ‘a data da destinarsi’ in accoglimento di una richiesta presentata dagli avvocati.
Parla Alessandra Balocco: “Vicenda strumentalizzata”
Nelle scorse ore, a proposito dello scandalo dei pandori, ha parlato Alessandra Balocco, amministratrice delegata dell’omonima società. “Questa vicenda è stata oltremodo strumentalizzata – ha dichiarato l’ad in un intervista al quotidiano torinese La Stampa -. Ci tengo nuovamente a sottolineare che siamo fiduciosi di riuscire a dimostrare la nostra piena buona fede”.
Nel frattempo resta aperta sul caso l’inchiesta della procura di Milano. Alessandra Balocco ha aggiunto di rispettare il lavoro di coloro che si stanno occupando delle indagini, ribadendo però che la posizione dell’azienda da lei guidata è ferrea. L’ad crede che per quanto riguarda la sua società non c’è stata alcuna pratica commerciale scorretta nei confronti dei consumatori. Quindi ha chiosato che la sua priorità ora è di salvaguardare la reputazione della Balocco e di tutti i suoi lavoratori. Nessuna dichiarazione esplicita invece su Chiara Ferragni.