Oltre mezzora di intervista e oltre mezzora di risposte trite e ritrite. Anche perché le domande sono state talmente morbide che sono sembrate un cuscino su cui schiacciare un pisolino. La chiacchierata tra Chiara Ferragni e Fabio Fazio a Che Tempo che Fa è stata piuttosto deludente. Era ovvio che l’influencer tentasse una difesa e una autogiustificazione sulla spinosissima vicenda del “Balocco gate”. E, diciamolo, era pure ovvio che Fazio non avrebbe ‘azzannato’. D’altra parte non lo ha mai fatto con altri ospiti, perché mai avrebbe dovuto farlo con la star di Instagram? Così quest’ultima è stata libera di portare il discorso dove più le faceva comodo, ripetendo a più non posso che lei è “autentica”, “in buonafede” e che tutta la bufera scatenatasi è riconducibile ad un semplice “fraintendimento“.
Eppure di domande da porle ce ne erano. E parecchie. Ad esempio Fazio, al posto di mandare in onda clip zuccherose di lei e Fedez, poteva trasmettere i video in cui pubblicizzata i pandori della discordia o quello delle bambole Trudi in cui la Ferragni sottolineava che “l’intero ricavato sarebbe andato in beneficienza”. Innanzi a una prova tangibile di “fraintendimento”, sarebbe stato curioso ascoltare la risposta dell’influencer.
Il conduttore avrebbe anche potuto chiederle spiegazione delle mail scambiate dal team Ferragni e da Balocco prima dello scandalo, in cui l’azienda di pandori metteva in guardia il partner commerciale in merito alla pubblicità ingannevole e ai rischi connessi. Di tutta risposta il team Ferragni tirava dritto. Poi si sa come è finita.
E ancora, Fazio, sempre in merito allo scambio di mail, poteva domandare all’ospite un commento sulla chiosa caustica con cui Balocco parlava del cachet della Ferragni (“Vendite? Servono a pagare i loro cachet esorbitanti“). Il giornalista ligure innanzi agli infiniti “io sono autentica e in buonafede”, poteva almeno ricordare alla Ferragni e al pubblico che l’Agcm ha multato le imprese della moglie di Fedez per oltre 1 milione di euro e che la procura sta indagando la Ferragni per truffa aggravata. Non proprio robetta da “fraintendimento”. Pure in questo frangente, però, Fazio ha preferito andare oltre.
Il giornalista poteva inoltre domandare all’ospite se non era il caso di chiedere scusa alle famiglie che hanno comprato i pandori, credendo che parte del loro acquisto andasse in beneficenza. E ancora, a proposito della piccola porzione del ricavato (attenzione, non dell’intero ricavato) della bambola Trudi che la Ferragni sostiene di aver donato a un’associazione americana, la Stomp Out Bullying, Fazio avrebbe potuto chiedere perché il fondatore dell’ente statunitense afferma che non ha mai ricevuto un euro e che non sa nemmeno chi sia l’influencer cremonese. E invece niente, la chiacchierata a CTCF è scivolata via con effetto soporifero. Peccato, che amarezza!