Christian De Sica a Domenica In si lamenta per le condizioni di chi lavora nel mondo dello spettacolo
Dopo i cantanti – tra i tanti Tiziano Ferro, Laura Pausini, Fiorella Mannoia – che hanno pubblicamente chiesto al Governo delucidazioni sul futuro di concerti e tour è ora la volta degli attori. Christian De Sica ha approfittato del collegamento a Domenica In, nella puntata in onda il 19 aprile 2020, per lanciare un appello al governo italiano. Un appello a non dimenticare gli artisti e tutte le persone che lavorano nel mondo dello spettacolo. Persone ferme da circa due mesi a causa del Coronavirus e senza alcuna prospettiva concreta per il futuro. In questo periodo De Sica era atteso sul set di un nuovo film ma tutto è saltato a causa del Covid-19.
L’appello di Christian De Sica al governo italiano a Domenica In
“Mi sono fatto crescere la barba perché devo girare un film con Alessandro Siani. Le riprese dovevano iniziare ad aprile ma sono saltate. Spero si possa girare quest’estate. È un film di Natale, io ho il ruolo di Babbo Natale”, ha spiegato Christian De Sica a Mara Venier. È la seconda volta che il figlio di Vittorio e l’artista napoletano collaborano: nel 2013 hanno girato insieme Il principe abusivo. Subito dopo l’appello del 69enne a Domenica In: “Invito il governo a pensare anche a noi gente del mondo dello spettacolo, se ci fermiamo è un macello. Speriamo che si possa riprendere il più presto possibile, oltre a noi ci sono tantissime persone che lavorano dietro le quinte”.
Christian De Sica polemico: “Troppa confusione in tv”
De Sica ha poi criticato il modo eccessivo in cui si parla di Covid-19 in tv: “Parlano troppe persone, non se capisce na mazza. Dovrebbe parlare una sola persona, il ministro della Sanità e farci capire che cosa succede. Non si capisce più niente, bisognerebbe fare un po’ di chiarezza perché la gente è in ansia, c’è confusione”.