Claudio Sona contro Live non è la d’Urso: “Trasmesso l’esempio più becero di aggressione ai diritti delle minoranze”
Quello che è accaduto ieri sera a Live non è la d’Urso ha indignato buona parte del pubblico. E stamattina anche Claudio Sona, ex tronista di Uomini e Donne, ha voluto dire la sua. Ma che cosa è successo? Barbara, nel suo studio, ha ospitato due uomini di cui spesso e volentieri si sente parlare per i loro modi di fare un po’ ‘fuori dalla norma’ per un confronto con quattro sferate. Stiamo parlando di Vittorio Sgarbi e Vittorio Feltri che si sono dovuti scontrare con Vladimir Luxuria, Alda D’Eusanio, Elenoire Casalegno e Veronica Maya. La più attaccata è stata l’ex parlamentare. Sia il critico d’arte e sia il direttore di Libero si sono scagliati contro di lei usando toni fin troppo forti. Entrambi si sono rivolti a lei utilizzando parole che non sono piaciute a nessuno.
Claudio Sona deluso da Live Non è la d’Urso: “Violenza verbale e incontrollata”
Gli utenti del web, così, hanno mostrato la propria solidarietà nei confronti di Vladimir. Poche ore fa a loro si è aggiunto anche Claudio Sona, che ha dichiarato la sua delusione nei confronti del talk show di Canale Cinque. L’ex tronista si è prima sfogato tramite le sue Stories e poi ha scritto un lungo post: “Ieri, durante la trasmissione ‘Live non è la D’Urso’, è stato trasmesso l’esempio più becero di aggressione ai diritti delle minoranze senza che, nemmeno uno dei presenti e in primis la conduttrice, si attivasse per riportare la discussione nei confini di un civile confronto. Che sia stata Vladimir Luxuria – verso cui va la mia stima per il coraggio e per l’impegno profuso a favore dei diritti della comunità Lgtb – oppure uno sconosciuto ragazzo di periferia, a dover sopportare il peso di questo duro attacco discriminatorio, poco importa; quello che rileva è l’aggressione consumata, con violenza verbale incontrollata, nei confronti di una persona considerata diversa. Aggressione che in nessun paese, definito evoluto, si dovrebbe tollerare o permettere”.
Claudio ha così concluso: “Non basta sfilare oppure fare grandi dichiarazioni d’intenti, il rispetto e la difesa dei diritti di ciascuno in nessun caso possono prescindere da una pubblica condanna di attacchi consumati a danno delle minoranze… nemmeno quando si è alla ricerca del facile consenso!”. Le sue parole hanno raccolto davvero molti consensi.