Ieri, 25 novembre, si è celebrata la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Più di 500mila persone si sono riunite a Roma per marciare, protestare e ricordare i 107 femminicidi e le innumerevoli violenze avvenute solo in Italia dal primo gennaio ad oggi. Tra i presenti, ha voluto far sentire la sua voce anche Clizia Incorvaia. L’influencer è scesa in piazza e ha documentato sul suo profilo Instagram la sua partecipazione alla manifestazione. “È stato il vostro bravo ragazzo”, si legge nella maglia indossata da Clizia nelle foto postate sui suoi social. Nella didascalia, poi, l’Incorvaia ha condiviso la sua esperienza, confessando di essere stata vittima di una relazione violenta dalla quale, fortunatamente, è riuscita a scappare:
“Posso salvarti solo io”, così mi intimava, dopo occhi ne scarpe bruciate e macete puntato in gola sono stati gli ennesimi campanelli d’allarme che mi hanno fatto scappare “in tempo”… ma per molte donne non è stato così purtroppo. Educate i vostri figli maschi perché quando vi diranno che “è stato il vostro bravo ragazzo”, lo sapevamo già tutte ma sarà già troppo tardi. Il femminicidio è un delitto di Stato.
Una testimonianza dolorosa e importante quella di Clizia, che ha ricevuto il supporto di tantissime donne e uomini nei commenti. Tuttavia, il mondo dei social è pieno di sciacalli e persone ignobili, che hanno avuto da ridire anche su una situazione così delicata. “Vergognati, non sai nemmeno di cosa stai parlando. Strumentalizzi qualsiasi cosa pur di apparire”, ha scritto un utente sotto il post dell’ex vippona. Quest’ultima ha voluto rispondere all’hater direttamente nelle sue storie, con una testimonianza ancora più dura.
Clizia ha pubblicato una vecchia foto del suo viso tumefatto dai segni delle violenze subite, scrivendo: “Questi sono i segni di quando subivo violenza fisica in una relazione di un ‘amore tossico’. Non mi espongo mai senza cognizione di causa”. Dopodiché, sempre nelle sue storie Instagram, l’influencer ha raccontato cosa l’abbia spinta a partecipare alla manifestazione del 25 novembre. Per lei, essendo stata vittima di violenza piscologica e fisica per anni, non è stato per niente facile. Tuttavia, a seguito dei tragici eventi degli ultimi giorni, ha capito quanto sia importante far sentire la proprio voce anche per le generazioni future, di cui fa parte sua figlia Nina, di soli 8 anni:
Manifestare in piazza ieri non è stato facile per me. Per me che ho subito per anni violenze fisiche e psicologiche, forse sarebbe stato più facile stare a casa. Ma l’ennesimo femminicidio mi ha spinta assieme a mia figlia Nina a dare un segnale importante anche a lei. “Donnina del domani” che saprà riconoscere l’amore vero da un amore tossico. Adesso vorrei poter riposare poiché parlare di una ferita importante mi fa stare male.
Clizia Incorvaia su Francesco Sarcina: “La violenza psicologica è grave”
In passato, Clizia aveva già parlato della violenza psicologica subita durante la relazione con l’ex marito e padre di sua figlia, il leader delle Vibrazioni Francesco Sarcina. La relazione è finita malissimo, tanto che i due sono finiti anche in tribunale. Ad oggi, l’ex coppia cercherebbe di avere un rapporto equilibrato per la figlia Nina, anche se, solamente l’anno scorso, il cantante era tornato ad attaccare l’ex moglie definendola “classista e razzista”.