Clizia Incorvaia, influencer siciliana, con un post pubblicato via social nel corso della mattina di domenica 24 aprile ha reso noto che da ora in poi non allatterà più il piccolo Gabriele, il figlio avuto con Paolo Ciavarro lo scorso febbraio. L’ex gieffina vip ha raccontato che il suo corpo si è fermato e che ad “arrendersi”, ancor prima, è stata la sua mente. Quindi ha spiegato che per una donna la fase dell’allattamento è tanto soddisfacente, in quanto crea un legame alchemico con il bebè, quanto sfiancante, poiché mette a dura prova le neomamme dal punto di vista fisico e dal punto di vista psicologico. L’intervento è stato parecchio apprezzato dalla sua fanbase. Molte donne si sono rispecchiate nel messaggio veicolato dall’ex di Francesco Sarcina. Qualcuna invece l’ha attaccata. Da qui l’ira della Incorvaia che ha ribattuto per le rime.
Così Clizia su Instagram:
“Ti ho allattato finché ho avuto il latte… devo dire che se da una parte l’allattamento stabilisce un legame quasi alchemico con il tuo piccolo dall’altra richiede una saldezza di nervi non indifferente, poiché se non dormi tutta la notte, sei esausta e non ti reggi in piedi (per esempio per chi lavora o ha un altro figlio e non può recuperare le ore perse etc non è facile ). Il mio corpo si è fermato quando la mia mente era ormai stanca. Però scrivo questo post per tutte le donne che decidono di non allattare o non hanno il latte e vivono questa cosa come una sconfitta. No ragazze, non è così, voi darete la migliore versione del vostro essere mamma solo se sarete SERENE e al diavolo tutta la pressione sociale che vi dice che mamme dovrete essere. Voi sapete come essere le MIGLIORI MAMME
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Il post, come poc’anzi accennato, è fin da subito stato commentatissimo. Non sono mancate le critiche. Clizia ha voluto porre particolare attenzione su un biasimo mossole da una tal Giulia. Quest’ultima ha accusato la siciliana di “farla facile” e di avere messo al mondo un figlio ma al contempo di volere “continuare a fare la bella vita”. Quindi ha aggiunto che quando c’è un neonato una madre “non esiste più come donna per un bel po’ di tempo”. Secondo tale Giulia siffatti sacrifici sono necessari per portare a compimento un “capolavoro”, ossia la crescita del figlio.
Clizia, nel leggere il ragionamento, ha perso le staffe, dando dell’ignorante alla donna e sottolineando l’intervento fuori luogo. In effetti le convinzioni di tale Giulia appaiono alquanto arcaiche, dense di concetti che sono frutto di una mentalità arretrata. Chi l’ha detto che una madre si debba annientare? E chi l’ha detto che non si possa fare la cosiddetta “bella vita” anche quando si hanno figli? La Incorvaia ha inoltre tenuto a sottolineare che con la prima figlia, Nina (frutto dell’amore con Francesco Sarcina), ha avuto l’opportunità di allattare di più, arrivando a dare il latte materno alla piccola fino al settimo mese.
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