Clizia Incorvaia, l’astinenza si fa sentire: “Voglia matta di fare l’amore con Paolo”
Clizia Incorvaia, ‘voglia matta’ di Paolo Ciavarro. L’influencer siciliana e il giovane romano hanno allacciato una love story all’interno della Casa del Grande Fratello Vip 4. Peccato che la frequentazione si sia interrotta sul più bello: maledette frasi su Buscetta dell’ex di Sarcina. A mettersi di traverso sulla relazione anche il coronavirus. Paolo, dopo essere uscito dalla Casa più spiata d’Italia, si è rifugiato nella sua Roma, con mamma Eleonora. La Incorvaia invece è in Sicilia. Insomma, per farla breve, i due non si sono ancora visti dopo il reality. E di conseguenza nemmeno hanno potuto ‘consumare’. Intanto il desiderio e la voglia crescono. Clizia lo ha detto apertamente nell’ultima intervista rilasciata a Novella 2000.
“Tra me e Paolo la distanza non fa altro che alimentare il desiderio”
“La cosa più incredibile è che non siamo mai stati insieme. Mai!“, spiega Clizia che aggiunge un retroscena inedito: “Nella Casa ci siamo trattenuti, poi ci hanno detto che se fosse capitato, non avrebbero mandato in onda le immagini, ma non siamo tipi, né io, né lui, di fare cose del genere. Comunque a chi capita di amarsi e non ‘consumarsi’? Abbiamo una voglia matta di fare l’amore”. Nel frattempo aumentano gli spiriti bollenti: “Tra me e Paolo la distanza non fa altro che alimentare il desiderio; è tutto un crescere. Assurdo: viviamo questa situazione orwelliana, siamo nati in un reality, siamo separati da un lockdown prima impensabile, realtà e irrealtà si confondono. Un destino strano: sembra sperarci, invece ci unisce. Perché a unirci è tutto”.
Paolo e Clizia: chiamate notturne
Manca la presenza fisica, ma quella virtuale. Sempre Clizia: “Soprattutto la notte. Con Paolo parliamo anche cinque ore, non ci stanchiamo mai. Ci sfottiamo. Io lo chiamo ‘pariolino’ o ‘principe’ perché è il mio principe, prendo le foto che lui posta su Instagram e faccio video in cui risulta un po’ tamarro, lo prendo in giro. Lui mi chiama ‘parac….a’. Giochiamo”.