Il concerto di Capodanno organizzato dal Campidoglio al Circo Massimo a Roma sta diventando un caso sempre più grosso dopo che il sindaco della Capitale ha deciso di non far partecipare il trapper Tony Effe sostenendo, su pressione di diversi partiti politici, che i testi di alcune sue canzoni sono un cattivo esempio. La faccenda ha innescato la durissima reazione di Mahmood che, nel primo pomeriggio di mercoledì 18 dicembre, cogliendo tutti di sorpresa, ha annunciato che si è cancellato dal concertone di Capodanno per solidarietà nei confronti del collega. L’artista italo egiziano ha parlato di censura. Critiche pesanti agli organizzatori anche da parte di Emma Marrone.
“Ho aspettato fino all’ultimo poiché speravo di leggere una notizia diversa rispetto all’esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale. Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d’arte possa essere discussa e criticata ma non deve esistere censura”. Così Mahmood, tramite una storia Instagram, ha fatto sapere che non canterà alla manifestazione.
Un discorso simile lo ha fatto Emma Marrone. Anche la cantante salentina si è espressa attraverso i suoi account social: “Trovo che sia veramente un brutto gesto escludere Tony Effe dal concerto di Capodanno a Roma privando un ragazzo dell’occasione di esibirsi nella sua città. Non è una cattiva persona, non ha fatto male a nessuno. Ma è altrettanto un brutto gesto nei confronti della musica tutta e dell’arte in generale. Una forma di censura “violenta” che alle soglie del 2025 non si può tollerare e giustificare. Ti abbraccio Tony”.
Perché Tony Effe è stato escluso dal concerto di Capodanno
Da giorni imperversano le polemiche attorno all’ex membro della Dark Polo Gang. Vari membri delle associazioni e diversi politici del Pd, di Azione e di Fratelli d’Italia, dopo aver saputo che Tony Effe si sarebbe esibito al concerto di Capodanno al Circo Massimo, hanno invitato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri a non far esibire il trapper. Motivo? Chi ha protestato ritiene che diversi testi delle canzoni di Tony Effe siano irrispettosi nei confronti donne e che quindi non sarebbero adatti ad una evento musicale di città come la Capitale impegnata in campagne contro la violenza di genere.
Gualtieri, dopo aver valutato la situazione, ha chiesto al trapper di farsi da parte affermando che la festa al Circo Massimo “non deve essere un’occasione divisiva per la città”. Una scelta che ha innescato una miriade di polemiche e reazioni, tra cui quella di Mahmood. Ora c’è il rischio che la decisione presa dal cantante italo egiziano possa essere adottata anche da altri artisti.
La reazione dello staff di Tony Effe
Lo staff di Tony Effe, dopo quanto deciso dal sindaco della Capitale, ha fatto sapere in un comunicato di aver accolto la notizia con “vivo stupore e dispiacere poiché tale decisione è stata presa in assenza di alcuna valida motivazione, dopo il raggiungimento di un accordo fra le parti e addirittura dopo l’annuncio e la conferenza stampa in cui veniva annunciata e pubblicizzata la presenza di Tony all’evento”.
Inoltre, è “evidente il danno di immagine subito dall’Artista a causa di questa situazione, avendo peraltro appreso quanto stava accadendo solamente dai titoli di giornale”.