L’ultima mossa di Fabrizio Corona? Lanciare uno scoop (un altro) riguardo il mondo del calcio. Non è la prima volta che il re del gossip si fa sentire in merito: già pochi giorni fa Corona aveva rivelato alcuni retroscena sul mondo dello sport più amato al mondo, toccando però un tema piuttosto delicato, ossia quello dell’omosessualità tra i calciatori e la conseguente omofobia interna alla disciplina.
Dopo averne già parlato in modo più o meno approfondito, l’ex king dei paparazzi ha di nuovo tirato fuori l’argomento, creando non poco hype sull’argomento e preannunciando “prove” e “nuovi nomi“. Sul suo profilo Instagram Fabrizio Corona ha da poco pubblicato un paio di storie piuttosto evocative: in una parla dell’evidente omofobia interna al calcio (“circa il 10% dei calciatori è omosessuale e non può dirlo”) e lancia curiosità nei follower lasciando in sospeso “nuovi nomi e nuove prove”. Nella seconda storia, invece, si vede un breve spezzone di un’intervista con tanto di link a cui accedere alle ore 20:00. Pare che Corona abbia davvero delle informazioni delicate da condividere con tutta Italia, o per lo meno con chi lo segue, ma ciò non toglie che ci sia qualcosa di discutibile in tutto questo scenario.
Corona sull’omofobia nel calcio: prove, indizi, generatore di hype
La prima storia di Fabrizio Corona tocca un argomento molto sensibile, considerato ancora oggi un tabù sentito nella società:
Una cultura discriminatoria che vieta l’espressione di sé e impone una vera e propria dittatura sull’immagine pubblica dei calciatori che colpisce non solo loro, ma l’intero sistema del calcio italiano […]
Sono queste alcune delle parole rilasciate da Corona e oggettivamente parlando non ci sarebbero obiezioni da fare: un concetto chiaro, limpido, che ricalca perfettamente il quadro generale del calcio italiano, o del calcio in generale. Tuttavia, da un corpo del testo concretamente giusto, la chiosa lascia però perplessi: “I nomi? Alcuni li ho già fatti, gli altri tra poco…poi le prove“.
Su Telegram Corona è prontissimo a sganciare nuovi scoop in merito, più di quelli già seminati nei giorni e nei mesi scorsi: ma perché dovere fare luce su questo tema creando hype e facendo outing (anche senza nome si creano allusioni piuttosto evidenti) invece di approfondire e sensibilizzare sul tema, che resta importantissimo? La mossa sarebbe anche giusta, se solo si limitasse a parlarne in generale, ma non così. Oltre al fatto che fare outing non è mai positivo (una persona dovrebbe essere libera di fare coming out come e quando meglio crede), ciò che sta mettendo in piedi Corona è una giostra di: ipotesi, nomi non sicuri, giochi di identità e interrogativi insensati.
Sensibilizzare è doveroso, ma non stiamo giocando a “Indovina Chi”. Che cosa fare, quindi? Forse scendere dalla giostra, evitare le catene e cercare il più possibile di fare la cosa giusta.