Fabrizio Corona nelle scorse ore è stato trasferito in carcere dopo aver passato diversi giorni nel reparto di psichiatria al nosocomio Niguarda di Milano. Sulla vicenda si sono spesi fiumi di inchiostro, con il legale e la madre dell’ex re dei paparazzi, Gabriella Privitiera, che hanno a più riprese parlato di ingiustizia e accanimento giudiziario. Chi non ha mai aperto bocca su tutto quel che sta accadendo è Carlos Maria, il figlio 18enne di Fabrizio e Nina Moric. Il ragazzo, stando a quanto raccontato da nonna Gabriella, non si trova al momento in Italia.
In un’intervista concessa a Libero Quotidiano, la signora Privitiera ha reso noto che suo nipote per ora è lontano dalla vicenda spinosa e delicata che riguarda il padre. “In questo momento è all’estero con i genitori di Nina Moric e, mi creda, la cosa mi fa stare serena”, ha dichiarato la madre di Corona. Che il giovane avesse deciso di non pronunciarsi pubblicamente sul controverso e complesso caso che ha investito il padre lo si era capito spulciando i suoi profili social, che risultano silenziati da parecchie settimane.
“Lo sento ogni tanto al telefono. Mi chiede sempre del padre a cui è legatissimo”, ha concluso Gabriella riferendosi a Carlos. La nonna ha preferito non specificare dove si trova di preciso il 18enne, ma è probabile che possa essere in Croazia, paese natale della madre Nina Moric.
Corona, i timori della madre e dell’avvocato Ivano Chiesa: “Abbiamo paura che Fabrizio si uccida”
In questi giorni, più volte, sia Gabriella sia Ivano Chiesa hanno dichiarato di temere molto per l’incolumità di Fabrizio. La paura più grande è che possa compiere gesti estremi dopo la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano di revocargli gli arresti domiciliari. Sia la madre dell’ex re dei paparazzi sia il suo legale hanno spiegato in diverse occasioni che Corona ha accusato pesantemente il ‘colpo’ del ritorno in carcere.
Entrambi hanno inoltre sostenuto che Fabrizio abbia un quadro clinico particolare – comprovato da più perizie mediche effettuate da più esperti – e che debba essere curato con terapie specifiche, affermando che il carcere, per il suo caso, è controproducente e rischia di innescare gesti estremi.
Gabriella, in riferimento alle condizioni attuali del figlio, ha parlato di “un uomo distrutto, che ha già scontato otto anni di carcere e ne dovrebbe fare altri quattro. Dodici anni di galera sono un’enormità, a volte non vengono dati neanche a chi si macchia di orribili delitti”.