The Voice of Italy 2018, Costantino Della Gherardesca commenta gli ascolti a rischio flop: “Rai2 è soddisfatta”
Costantino Della Gherardesca commenta il rischio di un flop d’ascolti per The Voice of Italy 2018. Il conduttore del programma di Rai2 ne parla in una recente intervista pubblicata da La Stampa, in cui l’apprezzato presentatore TV analizza in questo modo il risultato Auditel della prima puntata: “La Rete è soddisfatta quindi, da buon aziendalista, lo sono anche io. Personalmente mi aspettavo tra l’8 e il 9. Tutto quello che è sopra è grasso che cola” (qui gli ascolti TV di mercoledì 22 marzo). Lo dice Costantino al noto quotidiano, che gli chiede anche se il suo stile di conduzione sia il più giusto per la nuova edizione di The Voice. “Se il programma è troppo nazional popolare per me? Forse è vero“, ammette “Costa” che, però, subito precisa: “Lì ho un ruolo di servizio, ma non sono anche autore come a Pechino Express“.
Costantino: “Io tra i giudici di The Voice 2018? Non ho le competenze. Su Al Bano ho cambiato idea”
Sempre parlando di The Voice of Italy 2018, nell’intervista in questione Costantino Della Gherardesca commenta anche l’indiscrezione secondo cui avrebbe dovuto sedere tra i giudici della trasmissione (e non parteciparvi in qualità di conduttore): “(…) Per fare il giurato – ha chiarito “Costa” – non ho molte competenze“. Poi, al giornale il conduttore ha anche ammesso di aver cambiato idea, in particolar modo su Al Bano, uno dei giudici-novità del programma da lui presentato il mercoledì sera su Rai2: “Pensavo fosse conservatore e un po’ omofobo – ha detto –, invece è una persona affettuosa e di cuore“.
Della Gherardesca e la RAI: “Pechino Express lo rifarò. Se mi vorranno epurare, lo facciano”
Alla conduzione di The Voice of Italy 2018 Costantino Della Gherardesca si sta facendo apprezzare. Com’è è normale che sia, però, c’è anche chi lo critica e chi lo preferisce alla guida del docu-reality Pechino Express, programma per il quale il presentatore di Rai2 così annuncia nell’intervista rilasciata a La Stampa: “(…) Lo rifarò, in autunno“; anche riservandosi di precisare che alla TV di Stato non teme più di tanto una ipotetica “epurazione” post elezioni politiche. Ecco infatti cosa dice: “Sono entrato in Rai con la Tarantola, in un momento di insolita meritocrazia (…) Se mi vorranno epurare, ebbene, lo facciano“.