Cristina D’Avena a ruota libera. La cantante 57enne sta vivendo una seconda giovinezza. Sui social va fortissimo: le sue foto in bikini sono ormai un marchio di fabbrica ineguagliabile e di successo assicurato. Il popolo del web la osanna tanto che nelle ultime ore l’ha persino fatta finire in tendenza su Twitter con l’hashtag #Cristina40, chiamando in causa Amadeus. “Portatela a Sanremo per i 40 anni di carriera”: questo è ciò che richiedono centinaia e centinaia di utenti sul social dei cinguettii. Chissà se il direttore artistico della kermesse canora più celebre d’Italia presterà ascolto al ‘moto popolare’ a favore di Cristina. Lei intanto si è confidata ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format I Lunatici, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, rilasciando diverse chicche.
Quando le si domanda quale sia la canzone dei cartoni animati a cui è più affezionata, va in leggera difficoltà anche se alla fine la scelta ricade su una delle sigle più note del suo repertorio: “Ad indicarne una faccio fatica. Licia rimane la sigla indiscussa che io amo più in assoluto”.
Una passione, quella per la musica, che è diventata una professione. Un sogno che si è avverato senza sgomitare. Tutto è avvenuto praticamente in modo naturale per la D’Avena: “Ho iniziato a fare concerti, mi hanno iniziato a chiamare per altre trasmissioni, ero sempre in sala di incisione, uscivano dischi, a quel punto mi sono resa conto che Cristina piaceva tanto al pubblico e che quindi doveva dedicarsi ancora di più al suo pubblico”.
“Sicuramente – aggiunge – ho preso consapevolezza dal telefilm, dalla seconda o terza serie di Licia. Giravo per strada e le persone mi chiamavano Licia, mi chiedevano autografi, ero affezionatissimi”.
In famiglia, il padre non le ha mai messo i bastoni tra le ruote, anche se l’ha sempre spinta a terminare il percorso universitario. Percorso che al momento non ha però ancora concluso seppur mancano pochi esami al conseguimento della laurea in medicina:
“In famiglia non hanno mai intralciato le mie scelte, certo mio padre essendo un medico mi diceva di non abbandonare l’università e di arrivare fino alla fine. Gli ho dato retta, anche se mi manca qualche esame per laurearmi in medicina. E’ uno dei miei sogni. Chissà se riuscirò a finire. Mi piacerebbe tanto. Avrei voluto specializzarmi in neuropsichiatria infantile. Non so se riuscirò a farlo, ma almeno finire l’università sì”.
Cristina D’Avena: il rapporto con il suo fisico e i “maniaci” del web
Capitolo fisicità e rapporto con i suoi fan. In molti vanno pazzi per le sue forme. Quando posta degli scatti in bikini è sempre un tripudio, con corteggiatori che spuntano da ogni dove. Qualcuno si limita a dei complimenti ‘normali’, altri si avventurano in fantasie tra le più spericolate e impensabili. Infatti la 57enne parla di “maniaci“.
“Ho sempre avuto tanti corteggiatori – spiega l’artista -, anche all’epoca di Licia. Adesso ci sono corteggiatori belli forti. Sui social c’è anche qualche maniaco, a volte mi fanno divertire, scrivono cose incredibili che uno può leggere e basta. Il mondo di internet è un po’ così. Non mi metto tanto in mostra, però ogni tanto mi espongo. Anche io ho le mie fragilità”.
Come per moltissime persone, c’è ancora qualcosina da fare nel percorso della piena accettazione di sé e del proprio corpo. “A volte non mi piaccio abbastanza, ho dei punti che non mi piacciono di me – sottolinea -. Sono mediterranea, sono fatta un po’ ad anforina, ho i fianchi più pronunciati, dovrei fare palestra e smaltire il mio punto critico, invece sono pigra e mangiona, credo che il cibo sia uno dei piaceri più belli della vita e quindi non mi trattengo più di tanto”.
Su una domanda piccantina, quella in cui le è stato chiesto se preferisce i piaceri della tavola o quelli di letto, risponde così: “Cibo o fare l’amore? Bah, faccio fatica a rispondere, è difficile”.
Cristina D’Avena: guai a dirle bugie e l’amara constatazione sul Covid
Spazio poi a ciò che non sopporta proprio, vale a dire le bugie. “Quando uno mi mente e me ne accorgo mi arrabbio tantissimo, le bugie e l’incoerenza non le sopporto. Sono una persona estremamente coerente, se dico una cosa è quella”, evidenzia con orgoglio. Di recente si è molto parlato di catcalling, argomento dibattuto sui social: “A me personalmente non è capitato spesso. Ogni tanto. Ma io mi giro, guardo e me ne vado. Perché è inutile rispondere, ti giri, guardi, sorridi e te ne vai. Spiazzi di più così”.
Da due anni il mondo è ostaggio delle bizze del Covid che ha innescato una pandemia che ha scombussolato il modo di vivere del pianeta. Il bilancio di Cristina per ora è amaro: “Pensavo che ci avrebbe reso migliori, invece non è così. Le persone sono diventate molto più intolleranti, c’è tanto nervosismo, tanta confusione, le persone sono stanche e quindi sono diventate un po’ più cattive. Vedono subito il marcio. Ma non siamo tutti così”.