Lorella Cuccarini, non tutta l’attenzione è rivolta ad Amici di Maria De Filippi. La showgirl non si scorda infatti del caro amico Marco Columbro, compagno di mille avventure televisive. I due sono stati protagonisti di un lungo sodalizio, firmando pagine del piccolo schermo memorabili. Un feeling che la conduttrice non dimentica. Così nelle scorse ore ha riservato al collega un pensiero particolare, tornando indietro di 32 anni, al San Valentino del 1989. Nella fattispecie Lorella, via Instagram e pubblicando un video, ha ricordato uno sketch dello show ‘“Una sera c’incontrammo” (Canale 5), in cui lei e Marco si divertivano a interpretare le scene di alcuni film cult.
Il sodalizio lavorativo è cominciato nel 1989 proprio nello speciale di San Valentino, quello appunto di “Una sera c’incontrammo”. Da lì fu un successo dietro l’altro. Molto apprezzate le due edizioni di “Buona Domenica”, che condussero in tandem. Lo stesso tandem riproposto per ben cinque edizioni di “Paperissima”, quattro di “Trenta ore per la vita” e “La grande avventura”, show che celebrava all’epoca i quindici anni di Mediaset.
Sempre uno a fianco dell’altra hanno anche condotto Il galà della pubblicità e Stelle a quattro zampe nel 1997 e il varietà del sabato sera A tutta festa.
Marco Columbro colpito da un ictus nel 2001: la carriera dopo l’aneurisma cerebrale
Le strade di Marco e Lorella a un certo punto si divisero. Columbro ebbe un ictus nel 2001. Dopo il recupero, si dedicò molto al teatro. L’aneurisma cerebrale gli capitò il 7 dicembre, mentre stava visitando il monastero tibetano Samteng Ling di Graglia, in provincia di Biella. Prima di riprendersi affrontò il coma.
Lorella gli stette accanto in quel difficile momento. Lo raccontò lo stesso Columbro che spiegò che una volta uscito dallo stato comatoso gli raccontarono che la Cuccarini, andata a trovarlo, svenne quando lo vide intubato.
Marco spiegò che fu un periodo molto complicato e difficoltoso, superato soprattutto grazie all’aiuto della famiglia ma anche a quello di fan e colleghi che gli spedirono centinaia e centinaia di lettere di sostegno.