Skip to main content

Maria Grazia Cucinotta a ruota libera tra carriera, vita privata e stima per alcuni colleghi. L’attrice siciliana 56 enne, in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera, si è raccontata a fondo. Esplose al cinema grazie al capolavoro “Il Postino”, dove recitò con il compianto Massimo Troisi. Sono passati trent’anni da allora. La Cucinotta ha rivelato una curiosità in merito al ruolo avuto nel film. A caldeggiare il suo nome fu Nathaly Caldonazzo, allora compagna dell’attore campano.

“Grazie a Nathaly Caldonazzo ma non ci parliamo più”

“Mi scelse dai provini – ha narrato -. Fu Nathaly Caldonazzo a riferirgli di me. Le sono grata e le voglio bene, anche se non ci parliamo più. Mi tremavano le gambe a stare lì seduta di fronte a lui a leggere un copione. Io poi, che sono dislessica… mi mancava la preparazione, non avevo alcuna esperienza”.

Pierce Brosnan, Garko e Pieraccioni: Cucinotta al miele

Sempre restando in tema di aneddoti relativi a persone orbitanti al mondo della settima arte, la messinese ha raccontato di essere rimasta colpita dall’umanità del divo americano Pierce Brosnan, che tra le altre cose è stato uno tra i James Bond più amati dal pubblico: “Una persona fantastica. Quando ha saputo che mia sorella stava male (per un tumore alla testa, ndr) mi ha scritto immediatamente. Un gesto che mi ha emozionato”.

Parole al miele anche per Gabriel Garko che negli ultimi anni ha vissuto una situazione particolare. L’attore torinese è finito come molti altri suoi colleghi chiacchierato per il cosiddetto Ares Gate. Poi ha deciso di fare coming out in diretta televisiva, allontanandosi per diversi mesi dal mondo della recitazione. Così la Cucinotta sul divo italiano: “Amo molto Gabriel Garko, una persona deliziosa che ha sofferto tanto. Sono felice che sia tornato con successo alla fiction. Quando hai un agente ti affidi al 100% e non puoi immaginare che sia la matrice del tuo male”.

Spazio poi a un commento su Leonardo Pieraccioni, incontrato sul set de I Laureati, film cult di metà anni Novanta: “Fu il mio secondo film italiano dopo “Il postino”. Eravamo un gruppo bellissimo. Rita Rusic capì che era un genio. È anche un pigro. Adesso uscirà con un film insieme a Siani e sarà un successo”.

Maria Grazia Cucinotta sulla “veggente” della Madonna di Trevignano

Di recente è finita per essere chiacchierata in quanto è stata avvistata assieme a Gisella Cardia, la cosiddetta veggente della Madonna di Trevignano. Anche lei è una seguace devota? “Non ho mai voluto parlare di questa cosa per non fare gossip. Ci accompagnai un’amica. C’erano centinaia di persone e pregavamo tutti insieme, è stato un bel momento di raccoglimento, che apparisse o meno la Madonna”.

Ma quindi? Cosa pensa della signora Cardia? Tutto un bluff o crede che davvero abbia un contatto diretto con il divino? “Non ho mai approfondito… Avrà delle “sensazioni”, non lo metto in dubbio. A me però non importa avere dei segnali, non ne abbiamo bisogno. Penso che siamo tutti in ricerca. L’ho visto con Craig Warwick, con cui dovevamo fare un film”.

A questo punto la Cucinotta ha narrato che Warwick ha vissuto a casa sua per un periodo e che lo considera una persona speciale: “Siamo fatti di energia e questa energia non va mai via. L’ho percepito quando è morto mio padre, ho sempre avuto paura di non esserci in quel momento, invece ero lì che gli tenevo la mano. Craig mi ha detto che vicino a me ci sono due angeli custodi”.

Le parole su Harvey Weinstein e l’idea di risposarsi

Quindi ha parlato di Harvey Weinstein, “l’orco” di Hollywood. Ci ha mai provato con lei? “Ci ho fatto tutta la promozione de “Il postino”. Con me non ci ha mai provato. Aveva la fila di ragazze che volevano stare con lui”.

Infine un pensiero al marito Giulio Violati. Il prossimo anno saranno 30 anni di matrimonio. Il legame è solido e rodatissimo. L’idea è quella di risposarlo: “Ai 25 volevamo risposarci, era tutto pronto per una cerimonia in casa, mi ero fatta fare un tubino di pizzo da sogno. Poi c’è stato il lockdown. Questa volta non ce la toglierà nessuno”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.