24La storia di Cuori, la nuova fiction Rai che ha gli stessi produttori de Il Paradiso delle Signore, è ispirata a personaggi realmente esistiti. Quella di un gruppo di medici che nella Torino degli anni Cinquanta e Sessanta rivoluzionò la cardiochirurgia, mettendo a punto tecniche d’intervento ancora oggi utilizzate nella sale operatorie di tutto il mondo.
A guidare questi pionieri della medicina c’era Achille Mario Dogliotti, un leggendario cardiochirurgo cui sui ispira il personaggio interpretato in Cuori da Daniele Pecci. Per esigenze di copione il nome è stato cambiato in Cesare Corvara.
A Dogliotti si deve l’invenzione dell’anestesia epidurale, molto richiesta oggi in sala parto, e a lui si deve il primo intervento a cuore aperto della storia. Un cambiamento che l’ha reso celebre in tutto il mondo.
Il personaggio di Cesare Corvara è realmente esistito
Era l’agosto del 1951 quando Achille Mario Dogliotti, dopo dieci anni di studi e tentativi, riuscì a fermare il cuore di un paziente per operarlo e a tenerlo in vita con la tecnica della circolazione extracorporea, utilizzando cioè un macchinario che pompava sangue nell’organismo per tutta la durata dell’intervento.
Una vera e propria rivoluzione alla quale si è aggiunta presto anche la tecnica della “ipotermia controllata”, ovvero l’abbassamento della temperatura corporea per evitare danni al cervello durante le operazioni lunghe e complesse. Il nome di Dogliotti era una leggenda, i giornali dell’epoca gli attribuivano poteri quasi soprannaturali.
Una volta il medico riuscì addirittura a salvare una bambina quasi dissanguata utilizzando una nuova macchina per le trasfusioni. In quel caso i giornali titolarono: “Dogliotti resuscita i morti”. Il professore è scomparso nel 1966, all’età di 69 anni. Era sposato e ha avuto due figlie: Ornella e Lucetta. Quest’ultima è poi convolata a nozze con un altro medico passato alla storia: il dottor Francesco Morino, deceduto nel 2016.
Nel corso della sua lunga carriera Dogliotti ha promosso la donazione del sangue ed è stato fra i promotori della nascita della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue (Fidas). Negli anni 50 è stato inoltre un dirigente calcistico del Torino.
Il personaggio di Alberto Ferraris è realmente esistito
Anche il personaggio di Alberto Ferraris – al quale presta il volto Matteo Martari – è realmente esistito. La sua figura si ispira a quella di Angelo Actis Dato, braccio destro di Achille Mario Dogliotti. Dato è passato alla storia del cinema come il padre del primo cuore artificiale.
Il ruolo di Delia Brunello, interpretato da Pilar Fogliati, è invece un personaggio di pura fantasia creato ad hoc dagli sceneggiatori per romanzare la storia. Una fiction che racconta una storia vera con elementi romantici e intrecci passionali, che hanno saputo conquistare fin dalla prima puntata.
Angelo Actis Dato è scomparso nel 2012, all’età di 88 anni. In ben cinquant’anni di carriera ha eseguito oltre 32mila interventi. È stato il fondatore del primo centro di Emodinamica a Torino e della Società Italiana di Cardiochirurgia ma pure professore di Chirurgia Cardiaca e Toracica all’Università di Torino e, dal 1971 al 1995, all’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti.
Dato ha ricevuto numerose onorificenze nazionali ed internazionali tra le quali la Medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica, che gli è stata conferita nel 2004. Dalla moglie Anna ha avuto tre figli: Alberto, Alessandro e Guglielmo.
Per scrivere la sceneggiatura gli autori si sono serviti della preziosa consulenza del professore Guglielmo Actis Dato, cardiochirurgo nonché figlio di Angelo Actis. È stata poi fondamentale la memoria storica di Gino Lavista, giovanissimo perfusionista, addetto negli anni ’60 al funzionamento dei macchinari della sala operatoria del professor Dogliotti.