Christian De Sica oggi, 5 gennaio 2021, compie 70 anni. Si tratta di un volto protagonista del mondo del cinema italiano. Ha fatto ridere milioni e milioni di spettatori di diverse generazioni e non ha mai perso il suo umorismo. In una nuova intervista su Dagospia, l’attore decide di svelarsi, raccontando alcuni particolari della sua carriera, tra rimpianti, flop e cattiverie ricevute. Il successo più grande oggi per lui è andare in giro e sentirsi chiamare ‘zio’ dai ragazzi più giovani. Infatti, non può non essere felice dell’affetto che gli dimostrano i giovanissimi. Lui stesso ammette che non sa quanti altri dei suoi colleghi potrebbero dire lo stesso. Ogni mattina si alza e ringrazia Gesù per le due grandi vittorie della sua vita: la famiglia e un lavoro che gli ha sempre dato soddisfazioni. Ha dovuto dire qualche ‘no’ nella sua carriera. In particolare, gli offrivano ben 14 milioni di lire per prendere parte a Conte Tecchia con Gassman e Montesano, ma preferì girare Sapore di mare per 600mila lire.
“Ho fatto bene”, precisa De Sica. Oggi per il noto attore comico c’è spazio anche per i rimpianti. Scendendo nel dettaglio, Christian ricorda il momento in cui non gli permisero di fare La porta del cielo, un film incentrato sulla storia d’amore dei suoi genitori, Vittorio De Sica e Maria. Quelli erano gli anni d’oro dei cinepanettoni e pare che i produttori non riuscissero a vederlo in altri generi, se non nelle commedie. Ha guadagnato moltissimo nella sua vita, ma a tenere i conti ci pensa sua moglie Silvia: “Oggi, a 70 anni, mi dà ancora la paghetta. Cento euro alla settimana, benzina esclusa”. Negli anni pensa di aver generato non poche invidie: “In Italia il successo non te lo perdonano. Mi hanno fatto tante cattiverie”. Nonostante tutto, l’attore preferisce cancellare quanto accaduto e pensare “solo alle cose belle”.
In particolare, ricorda la cattiveria più grande che ha ricevuto. Nel 2000 gli esplose un petardo di Capodanno in faccia, che gli mise fuori uso l’occhio destro. Doveva recitare in Un americano a Roma al Sistina e alcuni dei suoi colleghi corsero da Garinei convinti che ormai lui fosse cieco e che avrebbero potuto prendere il suo posto. Ma ecco che dopo 9 operazioni, riuscì a tornare in scena, portando avanti uno spettacolo che generò un importante successo. Quell’incidente non può non rappresentare il ricordo più brutto della sua vita. Fortunatamente sua moglie e Aurelio De Laurentis intervennero tempestivamente e fu subito trasportato in ospedale.
Dopo 40 anni la storia d’amore con sua moglie Silvia procede a gonfie vele. Lui stesso confessa di essere felice di invecchiare insieme a lei. Il suo flop più grande, invece, risale a quando aveva 21 anni. Si trovava a condurre una serata a Vibo Valentia, dove cantò una canzone francese e la gente iniziò a urlargli contro insulti. Capì di avercela fatta nel 1991, quando sul set del film Il conte Max, di cui era regista, arrivò il momento di baciare Ornella Muti e le luci si accesero al suo comando: “Ebbi la certezza di fare sul serio”.
C’è qualcosa, però, che non si perdona: di non aver esaudito l’ultimo desiderio della madre, la quale avrebbe voluto tornare a Montecarlo, dove accompagnava suo padre a giocare. “Io non ce la portai. Sono stato uno str..o”. Le critiche non lo feriscono e ricorda che anche suo padre “venne fatto a pezzi”. Intanto, nonostante le critiche, il film con Massimo Boldi In vacanza su Marte on demand sta ottenendo un certo successo.