È morta Diahann Carroll all’età di 84 anni
Una tragica notizia ha colpito il mondo del cinema con la morte di Diahann Carroll. Pioniera tra le attrice afroamericane, prima tra tutte a diventare protagonista in una sitcom tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi dei Settanta con Julia, la donna è stata trovata senza vita all’età di 84 anni nella sua casa a Los Angeles. Numerosi i suoi successi: come dimenticare ad esempio i suoi ruoli in Dinasty e Grey’s Anatomy, nel musical No Strings (che gli è valso un Tony Awards) e nel film Claudine (che invece le ha permesso di ottenere una nomination agli Oscar come migliore attrice).
Diahann Carroll, una storia ricca di successi
Julia ha consegnato Diahann Carroll nelle braccia del successo perché le ha permesso di ottenere un Golden Globe e una nomination agli Emmy; in molti la ricordano soprattutto per il ruolo di Dominique nella soap opera Dynasty, in cui ha recitato fino al 1987, ma i più esperti sanno che la sua carriera inizia molto prima. Muore dunque una vera e propria star, come dimostra del resto la stella attribuitale sulla Walk of Fame. Non dimentichiamo neanche la sua quinta nomination agli Emmy dovuta al personaggio che ha interpretato nel noto Grey’s Anatomy. Nel 2012 è stata inoltre miglior attrice non protagonista, premiata agli Image Award, grazie a June, vedova ricchissima di Manhattan nel film White Collar – Fascino criminale.
Una donna determinata: il Golden Globe per il ruolo di Julia Baker
A parte la lista di successi ci piace soffermarci soprattutto sul suo primo grande ruolo, quello di Julia Baker interpretato nella serie Nbc. Inizialmente Diahann Carroll aveva rifiutato, e Hal Kanter, l’alternativa scelta dalla produzione, la convinse solo dopo; iniziò un vero e proprio successo perché era la prima volta che una donna nera interpretava in ruolo così importante e poco tradizionale in una serie Tv che andava in onda in prima serata in America. Julia Baker era rimasta sola a crescere suo figlio dopo la morte del marito in Vietnam: le vicende della trama permisero alla Carroll di far breccia nel cuore di molti e di vincere il Golden Globe nel 1968. “Sono stata – queste alcune delle parole pronunciate quando ritirò il premio – la prima nera della classe media emergente, non una poveraccia confinata alla sofferenza in un ghetto”. Un bellissimo messaggio, importante anche per i tempi che corrono.