Paola Ferrari torna a tuonare contro Diletta Leotta e non fa un passo indietro su Melissa Satta, con la quale qualche mese fa ha avuto un ruvido botta e risposta. La giornalista e conduttrice 63enne milanese, intervistata dal Corriere della Sera, ancora una volta ha usato la tecnica del bastone (tanto) e della carota (poca) nell’esprimersi sulla collega siciliana. Che collega considera fino a un certo punto visto che in tempi non sospetti ha sostenuto che la giovane catanese non è una giornalista bensì una showgirl (lo stesso ragionamento lo ha fatto per la già citata ex velina sarda di Striscia la Notizia).
Paola Ferrari: “Non vorrei che mia figlia fosse come Diletta Leotta”
Nel corso della conversazione con il quotidiano di via Solferino, alla Ferrari è stato detto che lei dice sempre di essere dalla parte delle donne ma che non di rado entra in polemica con loro. Ad esempio con Diletta Leotta, conduttrice che ha attaccato in varie occasioni. “È molto brava e porta introiti pubblicitari”, ha spiegato l’ex conduttrice de La Domenica Sportiva. Dopo la carota, ecco la bastonata: “Però se mi chiede se vorrei che mia figlia Virginia fosse come lei, allora le rispondo di no. Oggi va di moda rivendicare la propria libertà mostrandosi senza vestiti: il tempo di Mary Quant è passato. Nobilitare il nudo con il femminismo mi pare una meschinità: una volta non volevamo sembrare belle ma brave, ora vogliono essere prima di tutto belle, è un passo indietro”.
Per chi non lo ricordasse Dame Barbara Mary Quant è stata una stilista e imprenditrice britannica, tra le icone della swinging London. Fu anche definita “l’alta sacerdotessa della moda degli anni Sessanta”. È comunemente considerata l’inventrice della minigonna ed è ritenuta un simbolo di indipendenza femminile. Insomma, quando Ferrari, parlando della Leotta, dice che sono finiti i tempi di Mary Quant, non sta certo facendo un complimento alla conduttrice sicula.
La risposta al “rosicona” di Melissa Satta
Capitolo Melissa Satta. Di recente la Ferrari ha criticato la showgirl perché durante un programma sportivo su Sky si è tolta la giacca ed è rimasta in top. “Scena vecchia e avvilente”, chiosò la Ferrari, sostenendo che con simili gesti non si fa altro che alimentare lo stereotipo della donna che è utile solamente se è bella. Di tutta risposta la Satta diede della “rosicona” alla giornalista che ora controreplica così: “Mi è spiaciuto: quando ho commentato il suo gesto di togliersi la giacca in trasmissione, era contro le battute maschili che ne sono seguite. Lei ha pensato che ce l’avessi con lei. Non sono invidiosa, piuttosto sono stata invidiata”.
Il commento sull’addio di Amadeus alla Rai
L’ex timoniera di 90° Minuto ha anche commentato l’addio di Amadeus alla Rai, ricordando di conoscente bene il collega avendoci lavorato assieme a Radio Deejay. Secondo la Ferrari ‘Ama’ ha davvero fatto una “scelta di vita”, non dettata da condizionamenti riguardanti le dinamiche interne della tv di Stato.