Pietro Diomede ha già avuto modo di rispondere alle polemiche scatenate dal suo tweet parecchio infelice in occasione di una recente intervista con Grazia Sambruna di MOWMagazine. Il comico di Zelig, come saprete, è finito nelle scorse ore sulla bocca di tutti per un cinguettio di dubbio gusto riguardante il recente caso di cronaca che ha coinvolto Carol Maltesi.
Ieri pomeriggio il teatro Zelig ha deciso, alla luce delle controverse (per non dire altro) frasi del comico, di lasciare a casa Diomede, dopo aver ricevuto svariate segnalazioni da parte degli utenti online. Tutti indignati per quella che alcuni considerano come una “semplice battuta”, mentre molti altri hanno visto come un’enorme mancanza di rispetto.
La bufera che si è scatenata su Diomede ha avuto i tratti del più classico dei polveroni. Un tweet shock, una marea di reazioni, il nome di Diomede in trending topic e, puntuali come un orologio svizzero, anche i commenti dei VIP. A scagliarsi contro il comico tra gli altri Alessandro Gassman, che sul social ha scritto “Io penso che lei rappresenti a pieno, il gradino più basso e repellente della specie umana. Si vergogni e chieda scusa alla famiglia della vittima”. E poteva mancare Selvaggia Lucarelli? Ovviamente no. La giornalista ha colto la palla al balzo per tirare fuori vecchi rancori. Su Instagram, la Lucarelli ha gongolato non poco per la sh.tstorm sul comico, che tempo fa la prese di mira con una delle sue battute (“Me lo ricordo bene questo poveretto”).
Pietro Diomede, in ogni caso, non ha alcuna intenzione di chiedere scusa. Anzi. Nell’intervista apparsa online, il comico ne ha avute davvero per tutti: per chi l’ha insultato, per la Lucarelli e anche per lo stesso Zelig. Nei confronti del teatro dove avrebbe dovuto esibirsi, in particolare, Diomede si è voluto levare un piccolo sassolino dalla scarpa, ecco le sue dichiarazioni:
Erano due anni che non mi esibivo su un palco per via della pandemia. Aspetterò ancora, non mi cambia niente. Spero che tutto il casino che è scoppiato possa dare visibilità a questa serata del 12 aprile allo Zelig. Intanto il mio nome è in trending topic su Twitter, cosa che non era riuscita nemmeno al programma quando è andato in onda dagli Arcimboldi con Claudio Bisio e Vanessa Incontrada. Per dire.
Parlando della Lucarelli, invece, Diomede c’è andato giù un pochino più leggero (“Di Selvaggia dico che l’amore non è bello se non è litigarello”.
Fintanto che non lo bannano, Diomede ha dichiarato continuerà imperterrito a scrivere tutto quello che gli gira per la testa. Anche perché, alla fin fine, come da lui stesso ammesso, per qualche ora è stato al centro dell’attenzione molto più di altri suoi colleghi. E come si dice in questi casi “Non è importante che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”.