Clemente Mimun, giornalista e direttore del Tg5, è stato intervistato da Chi, dove ha avuto modo di dire la sua su Temptation Island e sull’ingresso al reality di Cesara Buonamici come unica opinionista al Grande Fratello Vip, una scelta che aveva suscitato qualche perplessità. Ecco le sue parole.
Cesara Buonamici opinionista del GF Vip: l’opinione di Mimun
Clemente Mimum è stato interpellato da Pier Silvio Berlusconi in merito alla scelta di Cesara per la nuova edizione del Grande Fratello Vip. Il giornalista ha spiegato nel dettaglio quanto accaduto, esprimendosi anche sul contributo che la neo opinionista potrà dare al reality: “Come vedo Cesara Buonamici come opinionista del GfVip? Quando Pier Silvio Mi ha chiesto cosa pensassi gli ho detto che era un’ottima idea. E poi c’è e ci sarà sintonia fra lei e Alfonso Signorini. Ogni volta che Signorini si collegava con lei al Tg5 prima della diretta del GfVip, le diceva: ‘perché non vieni qui?’. Sono sicuro che questa scelta di Pier Silvio avrà successo“.
Nonostante le perplessità espresse anche da vip (come Selvaggia Lucarelli e Cristina Plevani) sulla particolare scelta di ingaggiare Cesara Buonamici, giornalista del Tg5, come unica opinionista, per Clemente Mimun si tratta di una mossa che darà i suoi frutti. A settembre, quando il Grande Fratello Vip ripartirà, scopriremo se avrà ragione o meno.
Mimun ha speso belle parole anche per un altro reality di Mediaset: Temptation Island. Il programma condotto da Filippo Bisciglia ha da poco portato a termine l’undicesima edizione, riportando ascolti di successo. Il giornalista e direttore del Tg5 ha voluto elogiare il lavoro che c’è dietro: “L’altra sera stavo vedendo su Iris Il Laureato, un film cult, ma alla fine ho scelto Temptation Island. Un programma con un lavoro di montaggio straordinario, che ti fa venire voglia di capire come va a finire” ha spiegato.
La lunga carriera di Clemente Mimun: 29 anni di direzioni
Compiuti 70 anni il 9 agosto scorso, Clemente Mimun ha rilasciato anche un’intervista al Corriere, dove ha fatto un bilancio della sua lunga carriera professionale. Il giornalista vanta la bellezza di 29 anni di direzioni tra Tg1, Tg2, Testata Servizi Parlamentari Rai e Tg5 (dal 2007).
Mimun, all’interno dell’intervista, ha affrontato il discorso Rai, un capitolo importante della sua carriera. Il giornalista ha detto la sua sull’attuale volto dell’emittente, che non può più contare su contributi storici quali Fabio Fazio, Lucia Annunziata e Bianca Berlinguer: “Più che Rai melonizzata a me sembra che i vertici cerchino di trovare la difficile quadra del riequilibrio. Si è gridato allo scandalo per chi ha preso altre strade, senza neppure aspettare la scelta dei palinsesti. Alcuni hanno scelto l’avventura, i nuovi stimoli professionali, o quei soldi che la Rai non può dare“.
Impossibile non parlare di Mediaset: “Ho sempre lavorato e lavoro in assoluta libertà editoriale“. Qualche parola anche sulla concorrenza tra Tg5 e Tg1, su cui Mimun si è espresso in modo chiaro: “Abbiamo un terzo dei giornalisti del nostro concorrente, il Tg1, mezzi assai minori e ogni giorno lo talloniamo” ha detto.
Il giornalista ha poi parlato dell’ictus che lo colpì nel 2011, portando a conseguenze molto pesanti. Nemmeno in una situazione simile, però, Clemente abbandonò la direzione del Tg5. A salvarlo, ha spiegato, fu Silvio Berlusconi, allora Presidente del Consiglio, che andò a trovarlo nel centro specializzato in cui era ricoverato. Nonostante la richiesta del giornalista di sostituirlo, per il defunto politico non era una strada percorribile e arrivò un computer abilitato alle video-riunioni: “Mi disse: ‘Guarirai lavorando, ti chiedo qualità del Tg e buoni ascolti’. Devo a lui se sono tornato in buona forma“.