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Doccia fredda per Amadeus! L’AD di Warner Bros Discovery, Alessandro Araimo ha fatto sapere in un’intervista a Repubblica i progetti della rete e le sue impressioni sul conduttore, non proprio positive.

Il trasferimento di Amadeus dalla Rai al Nove è stato uno dei cambi rete più discussi degli ultimi anni, visti i numeri da record che il conduttore ha lasciato per un flop inaspettato. Chi pensava che il Nove avrebbe fatto concorrenza alla prima rete nazionale si è presto ricreduto, ora l’amministratore delegato fa sapere che Discovery sarà sempre più internazionale. Ma arriva lo scoop: Warner Bros è pronta a fare battaglia per ottenere Sanremo, quando saranno aperti i bandi.

”Amadeus? Abbiamo avuto fretta” Bordata dell’AD Araimo

Nella sua intervista a Repubblica, Alessandro Araimo ha fatto il punto della situazione su Amadeus, dopo la chiusura anticipata di Chissà Chi È e i numeri bassissimi de La Corrida e dell’Arena Suzuki. Nulla a che vedere con i numeri di Rai Uno, ma niente è perduto. Araimo fa mea culpa, forse sono stati troppo frettolosi, l’ingresso di Amadeus è stato forse troppo a gamba tesa. La rete ha sempre sete di rinnovarsi e portare novità e forse con Amadeus sono stati troppo entusiasti nel piazzarlo nel palinsesto. Tuttavia, stanno già pensando a nuovi format e a quanto pare Ama è alla ricerca di imitatori:

Forse abbiamo avuto un po’ fretta. Amadeus ha iniziato a lavorare per noi il primo settembre 2024 e alla fine del mese l’artista era già sul palco con la conduzione del Suzuki Music Party e della prima puntata di ”Chissà chi è”. (…) Possiamo anticiparvi che Amadeus sarebbe a caccia di imitatori di cantanti noti per il suo nuovo show.

L’obiettivo di Warner Bros Discovery è quello di fare concorrenza ai grandi servizi di streaming, come Netflix e Prime Video. L’acquisto in trattativa al momento è quello di MAX, uno dei maggiori servizi streaming americani, ricco di serie tv, film e programmi di successo targati Warner Bros. La casa dei prodotti Warner è dunque pronta a sbarcare in Italia e riprendersi i propri titoli distribuiti nelle varie piattaforme. Ma non solo, Discovery sta puntando a Sanremo. Come sappiamo, la Rai ha fatto ricorso al TAR per l’assegnazione del Festival. Qualora dovesse perdere e si dovessero aprire i bandi per l’acquisizione dei diritti della kermesse, Araimo sarebbe in prima fila. Nulla di concreto al momento fa sapere l’AD, ma la prospettiva c’è e nessun gruppo editoriale si farebbe scappare questa possibilità. Sarebbe uno smacco non indifferente qualora il Festival di Sanremo, dopo 75 anni, finisse su un’altra rete.

Non si profila alcuna opportunità concreta. La Rai, come è suo diritto, ha fatto ricorso. Qualsiasi gruppo editoriale avveduto valuterebbe l’opportunità di acquisire i diritti del Festival, se questa si presentasse in forme certe e definite.

 

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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