Doc-Nelle tue mani: le 3 differenze tra la storia vera e la fiction con Luca Argentero
Per chi segue fin dalla prima puntata Doc-Nelle tue mani, la nuova fiction Rai con Luca Argentero, non è di certo una novità. È ormai noto che la serie tv – 4 puntata nella primavera 2020, le altre 4 nell’autunno dello stesso anno – è tratta da una storia vera, quella del medico Pierdante Piccioni, oggi impegnato nella lotta contro il Coronavirus. Come spesso accade però le puntate sono in alcuni punti ben lontane dalla realtà. Abbiamo individuato tre grandi differenze tra la storia vera di Pierdante e quella televisiva di Andrea Fanti. Scoprite tutto con noi!
1. Pierdante Piccioni ha perso la memoria in maniera diversa da quella mostrata in Doc-Nelle tue mani
Nella prima puntata di Doc-Nelle tue mani Andrea Fanti finisce in coma – e successivamente perde la memoria – dopo un colpo di pistola alla testa. A sparare il fratello di un paziente morto in ospedale ma l’errore non è di Andrea bensì di un suo vecchio collega e Fanti scopre tutto poco prima di perdere ben 12 anni di ricordi. Diversa la situazione di Pierdante: Piccioni è vittima di un grave incidente automobilistico, dal quale esce vivo per miracolo.
2. Moglie e figli: più semplice la situazione di Pierdante, decisamente ingarbugliata quella di Andrea Fanti
Al risveglio dal coma Pierdante Piccioni non riconosce i suoi figli, che hanno circa una ventina d’anni. In più la moglie è una psicologa. Ben diversa e più complicata, e dunque ben adatta alle esigenze di una fiction, la situazione di Andrea Fanti. Il personaggio interpretato da Luca Argentero è divorziato dalla donna che è di fatto il suo boss, ha un figlio morto per arresto cardiaco e una relazione clandestina con una giovane collega.
3. Diversi gli anni in cui è ambientata la vera storia di Pierdante Piccioni
Pierdante Piccioni ha l’incidente automobilistico nel 2013 e quando perde la memoria i suoi ricordi sono fermi al 2001. Le vicende di Luca Argentero sono invece ambientate nel 2020 e i ricordi sono fermi al 2008.
Cosa fa oggi Pierdante Piccioni, il medico che ha ispirato la fiction con Luca Argentero
Dopo avere rinunciato al posto di primario, Pierdante Piccioni collabora oggi con l’ospedale di Lodi dove ha il compito di trovare percorsi specifici per disabili e malati cronici. “Invece di andare in pensione per invalidità, ho chiesto e ottenuto di poter fare i test per tornare a fare il medico e li ho superati. Non mi importava essere il primario. Volevo stare in corsia con i mie pazienti”, ha spiegato. Prima della fiction Rai, che è liberamente ispirata alla storia di Pierdante, la vicenda è stata raccontata dal diretto interessato in un libro – intitolato Meno dodici – la cui riedizione sarà disponibile in libreria dal prossimo 7 aprile.