Doc-Nelle tue mani è una storia vera: come Pierdante Piccioni è riuscito a recuperare i ricordi persi
Sta appassionando tutti gli italiani la nuova fiction Rai Doc-Nelle tue mani. Come è ormai noto la serie che vede protagonista Luca Argentero è tratta da una storia vera, quella di Pierdante Piccioni. L’ex primario del pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Lodi ha avuto un incidente stradale nel 2013. Un incidente che gli ha cancellato ben dodici anni di ricordi. Nonostante tutto il diretto interessato non si è arreso e ha fatto il possibile per tornare ad essere un medico. Anche se non è stato facile visto che il grave trauma cranico non ha resettato solo ricordi ed emozioni nella testa del dottore ma pure tutte le nozioni scientifiche accumulate in tanti anni di esperienza. “Mi spettava la pensione di invalidità, avrei potuto ritirarmi. Ma il pensiero di tutti i sacrifici che avevano fatto i miei genitori, due contadini semi analfabeti, per farmi studiare, mi convinse a dire di no. Così decisi di lottare per tornare a fare il medico”, ha spiegato Piccioni (61 anni) a Grand Hotel. E Pierdante ha fatto davvero il possibile per riconquistare la memoria non riuscendo però nell’impresa.
Pierdante Piccioni ha perso 12 anni di ricordi dopo un incidente automobilistico
Purtroppo a Pierdante Piccioni non è più tornata la memoria perduta. “Non è tornato più nulla nella mia mente. Vivo di ricordi che mi restituiscono gli altri”, ha confidato Pierdante Piccioni a Tv Sorrisi e Canzoni. Al momento non è chiaro se anche Andrea Fanti, il protagonista di Doc-Nelle tue mani avrà un finale simile. Tra fiction e storia vera ci sono numerose differenze, a partire dalla modalità con la quale Pierdante e Andrea hanno cambiato vita. Nella serie tv succede tutto in seguito ad una sparatoria e il protagonista ha una vita sentimentale assai intricata, divisa tra ex moglie e una relazione clandestina con una collega più giovane. Nella realtà Pierdante è sempre stato fedele alla moglie e non ha una figlia bensì due maschietti, Tommaso e Filippo.
Cosa fa oggi il vero medico di Doc-Nelle tue mani Pierdante Piccioni
“Non ho preso una seconda laurea. Il mio ospedale, visti i danni che avevo e la mia amnesia, voleva che andassi in pensione da invalido. Ma io ho chiesto e ho ottenuto di sottopormi ai test per tornare a fare il medico: li ho superati. Però non mi interessava più il ruolo di primario. Volevo essere un semplice medico e stare con i pazienti”, ha dichiarato Pierdante. Dopo aver rinunciato al posto di primario, Piccioni ha infatti cambiato lavoro: oggi collabora con l’ospedale di Lodi. Il suo compito principale è quello di trovare percorsi specifici per disabili e malati cronici. In più in questi giorni è alla prese con il Coronavirus, l’epidemia che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo.
Pierdante Piccioni e l’incontro con i figli dopo l’incidente d’auto
“La cosa più terribile è stato proprio incontrare i miei figli, Tommaso e Filippo. Io avevo in mente due bimbetti di otto e undici anni, che andavano alle elementari. E invece mi sono ritrovato davanti due adulti con la barba, studenti universitari. Per me erano dei marziani, li rifiutavo, volevo tornare in maniera esasperata nel passato, nel 2001, dove si era fermata la mia memoria e la mia felicità”, ha ammesso Pierdante Piccioni, che sulla sua vicenda ha scritto il libro Meno dodici.