Doc-Nelle tue mani è una storia vera: cosa è successo al medico Pierdante Piccioni con moglie e figli
Per chi segue ormai da settimane Doc-Nelle tue mani non è una novità: la fiction Rai con Luca Argentero è tratta da una storia vera. Quella del medico Pierdante Piccioni, che ha perso la memoria nel 2013 dopo un terribile incidente d’auto. Proprio come nella serie anche nella realtà il dottore aveva una famiglia – una moglie psicologa e due figli – che non riusciva a ricordare. O meglio, quando si è risvegliato dal coma la sua mente era ferma a dodici anni prima. Non è stato per niente facile tornare alla normalità, soprattutto perché Pierdante non è mai riuscito a recuperare la memoria. E ha dovuto lavorare a lungo per ricostruire una stabilità e armonia sia in famiglia sia in ospedale.
Pierdante Piccioni non è mai riuscito a recuperare la memoria: la confessione su moglie e figli
“La cosa più terribile è stato proprio incontrare i miei figli, Tommaso e Filippo. Io avevo in mente due bimbetti di otto e undici anni, che andavano alle elementari. E invece mi sono ritrovato davanti due adulti con la barba, studenti universitari, uno giocatore di rugby, l’altro pallavolista. Per me erano dei marziani, li rifiutavo, volevo tornare in maniera esasperata nel passato, nel 2001, dove si era fermata la mia memoria. E la mia felicità”, ha raccontato a Grand Hotel Pierdante Piccioni. A poco a poco, però, il dottore è riuscito a vedere qualcosa di positivo nel suo dramma. “Credo di essere diventato un uomo e un marito migliore. Sicuramente posso dire di essere l’unico uomo che ha tradito sua moglie con…sua moglie. Quando l’ho vista dopo l’incidente non la riconoscevo più. Era invecchiata all’improvviso di 12 anni: per fortuna mi sono reinnamorato di lei”, ha ammesso.
Cosa fa oggi Pierdante Piccioni, il vero medico che ha ispirato Doc-Nelle tue mani
Dopo aver rinunciato al posto di primario, Piccioni ha cambiato lavoro: oggi collabora con l’ospedale di Lodi. Il suo compito principale è quello di trovare percorsi specifici per disabili e malati cronici. In più in questi giorni è alla prese con il Coronavirus, l’epidemia che sta mettendo in ginocchio tutto il mondo. Ha dunque rinunciato alla pensione di invalidità e si è sottoposto ad alcuni test per poter tornare ad esercitare la professione di medico. Successivamente sulla vicenda ha scritto il libro Meno dodici, dal quale la Lux Vide ha tratto ispirazione per la fiction con Luca Argentero, Sara Lazzaro e Matilde Gioli. Anche se tra realtà e finzione ci sono diverse differenze e noi ne abbiamo individuate ben tre.
Doc-Nelle tue mani: le tre differenze tra fiction e realtà
1. Pierdante Piccioni ha perso la memoria dopo un incidente automobilistico. Andrea Fanti, il protagonista di Doc-Nelle tue mani, finisce in coma – e successivamente perde la memoria – dopo un colpo di pistola alla testa. A sparare il fratello di un paziente morto in ospedale ma l’errore non è di Dante bensì di un suo vecchio collega e Fanti scopre tutto poco prima di perdere ben 12 anni di ricordi.
2. Pierdante Piccioni ha l’incidente automobilistico nel 2013 e quando perde la memoria i suoi ricordi sono fermi al 2001. Le vicende di Luca Argentero sono invece ambientate nel 2020 e i ricordi sono fermi al 2008.
3. Al risveglio dal coma Pierdante Piccioni non riconosce i suoi figli, che hanno circa una ventina d’anni. In più la moglie è una psicologa. Ben diversa e più complicata, e dunque ben adatta alle esigenze di una fiction, la situazione di Andrea Fanti. Il personaggio interpretato da Luca Argentero è divorziato dalla donna che è di fatto il suo boss, ha un figlio morto per arresto cardiaco e una relazione clandestina con una giovane collega.