Dolcenera frizzante a Vieni da Me: la stoccata ad Anna Tatangelo e la verità sui rapporti con Raffaella Carrà dopo la presunta lite a The Voice
Frizzante, tonica, fuori dagli schemi: Dolcenera è planata a Vieni da Me (Rai 1), non rinunciando al suo essere follemente e ‘dolcemente’ istintiva. Guidata da Caterina Balivo è così stata protagonista di un’intervista giocosa, onesta, a tratti pepata. L’artista non ha temuto di sottoporsi alle domande al buio e quindi via… dentro anche con le chicche ‘pericolose’. A dir la verità di pericolo ben poco, visto che Emanuela Trane (credenziali anagrafiche della cantante di Galatina) è una di quelle poche figure in grado di dire cose non politically correct con il sorriso e lo spirito immacolato, senza scadere nella polemica sterile.
“Non puoi litigare con Raffaella Carrà, è una statua, un mito”
“A Sanremo 2006 vinse Anna Tatangelo nella categorie donne. Meritavi tu?”, chiede a bruciapelo Caterina Balivo. “Mhh… Non si mette a confronto il pesce col caviale” sorride Emanuela, intendendo che si trattava di due brani molto diversi tra loro. Poi però chiosa: “Sììì”. Insomma, Dolcenera pensa che quella vittoria spettasse a lei (la Tatangelo vinse con ‘Essere una donna’, Dolcenera si classificò seconda con ‘Com’è straordinaria la vita’). Spazio anche alla voce che in passato ha sussurrato di una lite con Raffaella Carrà nel dietro le quinte di The Voice. “Non puoi litigare con lei, è una statua, un mito. Non so da dove sia uscita questa cosa. Anche perché è uscita ancor prima dell’inizio del programma. Sono quelle cose per fare audience […] La lite non è mai esistita.”
Dolcenera e il fidanzato ‘ombra’
La cantautrice ha parlato anche del suo fidanzato Gigi, con cui ha una relazione che dura da moltissimi anni. Oltre ad essere il suo compagno di vita è anche il suo manager ‘ombra’. “Lui è un uomo ombra, un ghost, guai se lo si fotografa”, spiffera Emanuela che prima di lasciare lo studio confida, a proposito del suo lavoro: “Il nostro mestiere è fatto anche di rapporti, non è soltanto arte come voglio vederla io. Non sono stata ruffiana”.