Raoul Bova è il nuovo parroco in Don Matteo 13, da stasera il suo don Massimo prenderà ufficialmente il posto dell’ex prete in canonica. Non sarà facile abituarsi a un nuovo parroco detective, ma secondo l’attore la fiction funzionerà anche senza Terence Hill. Riflettendoci in effetti non ha tutti i torti: forse gli ingredienti segreti di questo prodotto sono ben altri. E non mancheranno di certo, anche se a indagare sui delitti di Spoleto sarà un prete su una motocicletta e non più su una bicicletta.
Bova lo ha spiegato in una intervista rilasciata a Fanpage in occasione della quinta puntata di Don Matteo 13. La settimana scorsa Terence Hill è uscito di scena, e la trama non ha convinto affatto. Tuttavia Raoul non ha mai visto l’arrivo di don Massimo al posto di don Matteo come un vero cambiamento, non di quelli radicali almeno. “Penso sia un proseguimento di questa serie”, ha spiegato a tal proposito. Il vero cambiamento secondo lui sarebbe mettere la parola fine a questa fortunata e amata fiction.
Non gli hanno chiesto in modo esplicito perché Don Matteo piacerà al pubblico anche senza Terence Hill, ma il suo parere si può ben intuire da ciò che ha detto dopo. Lui sente il peso della responsabilità, perché si tratta di una fiction di grande livello, ma pensa che funzionerà lo stesso:
“Credo che chi ama una serie, continuerà a guardarla per quegli ingredienti che ha sempre trovato interessanti. Don Matteo parla al cuore e intrattiene, fa sorridere, fa passare una bella serata allo spettatore”
Come dargli torto? In effetti al pubblico piace tutto ciò che è Don Matteo, non solo la figura del parroco che era interpretata da Terence Hill. Certo, l’attore è stato e sempre sarà una colonna portante della fiction, però c’è anche altro che piace al pubblico. Forse è proprio la trama e tutto ciò che ruota intorno ai personaggi che ha fatto innamorare i fan. Le risate e il divertimento, i pasticci del maresciallo Cecchini e i sentimenti per esempio. Don Matteo parla alle famiglie, continuerà a farlo anche senza il suo protagonista storico.
Raoul Bova arriva in Don Matteo: come ha reagito Nino Frassica
Ma c’è anche un’altra risposta molto interessante di Raoul Bova: ha svelato come ha reagito Nino Frassica. Il suo Cecchini è stato la spalla di don Matteo per tantissimi anni, adesso dovrà fare amicizia con il nuovo parroco del paese. Ma l’attore, quindi Nino Frassica, come ha vissuto l’arrivo di Raoul Bova? Lo ha spiegato l’interprete di don Massimo:
“Nino è una persona che ha il pregio di dire la verità. Non finge mai. Quel set per anni è stato il suo mondo. Ovviamente, quando è arrivato un attore nuovo, che aveva un importante spazio da condividere con lui, c’è stato bisogno di un momento per trovare il modo giusto per incontrarsi. E lo abbiamo trovato”