Donatella Rettore, a poche ore dalla conclusione del Festival di Sanremo 2022, attacca senza mezzi termini i vertici Rai e, quindi, pure Amadeus, demiurgo della kermesse che quest’anno ha ottenuto ascolti da record. Tutto è filato liscio, o quasi. Pure le polemiche, rispetto agli anni passati, sono state meno. Soprattutto non c’è stato alcun caso gigantesco – insomma nessun Bugo-Morgan per intenderci – prima e durante il concorso. Non appena però si sono spenti i riflettori, due episodi hanno iniziato a tenere banco e a far alzare la tensione sulla gara: i fuori onda di Sabrina Ferilli e appunto le dichiarazioni al vetriolo dell’artista veneta, sbarcata all’Ariston in coppia con Ditonellapiaga.
La decana della dance italiana, intervistata dal quotidiano romano Il Messaggero, ha sostenuto che per Gianni Morandi ci sia stato un particolare occhio di riguardo rispetto agli altri concorrenti in gara. Insomma, per la Rettore sono stati usati due pesi e due misure. A far salire il disappunto nella cantante è stato ciò che si è verificato durante la serata dei duetti, quando l’eterno ragazzo di Monghidoro ha intonato un medley con Jovanotti, composto da Occhi di ragazza, Un mondo d’amore, Penso positivo e Ragazzo fortunato. La performance ha convinto tutti, vincendo la serata delle cover.
Alla luce di ciò, Donatella si è levata più di un sassolino dalle scarpe: “Figli e figliastri? Evidentemente sì. Io non sono un’istituzione come Morandi e Jovanotti”, ha tuonato, riferendosi al fatto che a lei non è stata data la possibilità di cantare alcune delle sue hit. Cosa che invece è stata concessa a Morandi e ‘Jova’. Ma perché a lei è stata imposta la cover di Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli? “Non c’è stato niente da fare. Mi hanno detto che era una canzone più divertente. Evidentemente Rai1 doveva promuovere il film su Caterina Caselli”.
Senza peli sulla lingua la Rettore ha quindi puntato il dito su Amadeus e la Rai, sostenendo che abbiano fatto delle differenze. Inoltre ha accusato il servizio pubblico di averla sfruttata a fini promozionali. Bordate pure su Morandi, che di fatto si è sentito dare del ‘raccomandato’. L’artista veneta non ha usato proprio questo termine, ma il succo è quello.
Donatella Rettore e Morandi, scintille anche prima del Festival
Già prima dell’inizio del Festival, si era scagliata contro il bolognese. Per sbaglio Morandi aveva pubblicato il suo brano Apri tutte le porte su Facebook. Accortosi del patatrac (per regolamento le canzoni non possono essere fatte ascoltare al pubblico prima dell’inizio di Sanremo), ha rimosso il tutto.
Peccato veniale, ma non per Donatella che aveva attaccato: “Se io faccio un post su Facebook o Instagram me ne assumo la responsabilità e agisco di conseguenza. Non come quelli che prima mettono sui social un pezzo di canzone destinata a Sanremo e poi ‘oh, ho sbagliato, scusatemi, sono uno sbadato’ e cose così. Ma dai”.