Dori Ghezzi agrodolce su Achille Lauro. E The André canta Rolls Royce: effetto straniante
Una Storia da Cantare, show di Rai 1 dedicato al compianto Fabrizio De André, ha visto diversi momenti interessanti. A un certo punto il passato si è mescolato con il presente più ‘stretto’. In particolare quando Enrico Ruggeri, presentatore d’eccezione della serata, ha chiesto un parere a Dori Ghezzi su Achille Lauro e le nuove frontiere musicali. E Dori, con la sua consueta classe, non ha mancato di esprimersi candidamente, rilasciando dichiarazioni agrodolci sul discusso rapper veronese cresciuto a Roma. Spazio poi a una tanto straniante quanto pregnante rivisitazione da parte di The André di Rolls Royce.
Dori, bastone e carota per Achille Lauro
In studio Ruggeri ricorda gli anni in cui Faber partoriva i suoi capolavori musicali. Anni di profonde trasformazioni, di fermento culturale, di rottura. Il cantautore milanese ha quindi lanciato una clip in cui è apparso Achille Lauro ‘alle prese’ con Rolls Royce. Passato e presente, due mondi lontani che possono toccarsi? Questo il ragionamento su cui ha riflettuto Ruggeri che ha poi domandato a Dori Ghezzi:https://www.gossipetv.com/dori-ghezzi-oggi-moglie-fabrizio-de-andre-eta-figli-vita-privata-319290 “Quando c’era Fabrizio c’era molto spazio per sperimentare… Che ne dici? ti piace questo (in riferimento alla clip con protagonista Achille Lauro, ndr)?“. “Adesso questo spazio non ce l’hanno più e si arrampicano un po’ sugli specchi”, la risposta della cantante che però ha aggiunto di credere sempre nei giovani, nonostante tutto. Insomma, un po’ di bastone e carota.
The André a Una Storia da Cantare
Dopo lo scambio di opinioni tra Ruggeri e Dori, sul palco è sbarcato The André, il misterioso ragazzo ‘sagoma’ (fenomeno di You Tube) che ha la stessa incredibile voce di Faber. Il giovane rivisita le canzoni moderne con il timbro di De André e durante la serata, senza mostrarsi in volto, ha cantato Rolls Royce di Achille Lauro: una performance che ha provocato un effetto straniante. Su Twitter c’è chi ha apprezzato e chi no. Sicuramente l’originalità non è mancata.