Paolo De Debbio stracult! Nel corso della puntata di Dritto e Rovescio in onda giovedì 12 maggio su Rete 4, il giornalista e conduttore ha mandato letteralmente a quel paese la collega russa Yulia Vityazeva, presente nella trasmissione in qualità di ospite. Un fuori onda ha pizzicato il volto di Rete Quattro a esprimere un sonoro “Vaf…o” rivolto alla donna. Ma perché Del Debbio ha perso le staffe? Perché la cronista dell’agenzia Newsfront ha criticato la bandiera ucraina portata da alcuni ospiti del pubblico in studio. Esternazioni che sono andate di traverso al giornalista lucchese, che in un amen ha replicato in modo non troppo signorile, per usare un eufemismo. Ma, dopotutto, quando ci vuole, ci vuole… recita un saggio proverbio.
“I vostri ospiti che stanno lì nel vostro studio con queste bandierine ucraine…”, ha scandito con tono provocatorio Yulia Vityazeva, a un certo punto del suo intervento. Immediata la reazione di De Debbio: “Signora, in questo studio ci sta chi voglio io, se voglio io. Se lei ci vuole stare, ci sta. Sennò va a casa… ci vediamo dopo la pubblicità”. E poi, proprio mentre è andato in onda lo stacco, ecco il gran finale a microfono aperto: “Ma vaf….o!”. (qui il video in cui il giornalista ha mandato a quel paese l’ospite).
Non è la prima volta che a Dritto e Rovescio vengono intervistati volti della propaganda filorussa. Sulla questione si è anche acceso un dibattito nei giorni scorsi tra gli addetti ai lavori che sono divisi. C’è chi crede che non si debba dare spazio a certe posizioni (Enrico Mentana, ad esempio, è uno dei rappresentati di tale pensiero) e chi invece pensa che sia giusto sentire tutte le campane, pure quelle che risultano scomode ai più (Paolo Del Debbio è uno di questi).
A innescare la discussione è stato il caso di Bianca Berlinguer che dopo aver invitato il discusso professore Orsini potrebbe vedersi tolto dalle mani il talk #Cartabianca (Rai Tre). La questione sta facendo parecchio rumore ed ha riportato al centro del dibattito pubblico le ingerenze della politica in Rai. Tra i più critici di tale situazione sempre Mentana che, seppur ha sottolineato che lui non ha intenzione di dare spazio a personaggi controversi nelle sue trasmissioni, ha biasimato il fatto che la politica italiana continui a considerarsi l’editore della tv di stato.