Drusilla Foer il 12 dicembre torna su Raidue con il programma “L’almanacco del giorno dopo“. In un’intervista al Corriere della Sera ha raccontato quanto la partecipazione a Sanremo le abbia dato popolarità. Non che prima fosse disoccupata, ma ora, praticamente, la chiamano dappertutto, in teatro, in tv e nei salotti. La Foer non sa spiegarsi il perché visto che “ovunque io vada finisco sempre per fare dei pipponi”. Di Amadeus che l’ha scelta per affiancarlo al Festival l’anno scorso ha detto che è una persona preparatissima, informato su tutto “conosce tutta la musica possibile. Un genio”.
Trova invece antipatici quei personaggi che fanno del rigore un vessillo e alla richiesta di fare un esempio ha tirato fuori il nome di Carla Fracci. L’ha conosciuta ed ha sottolineato che è stata una grandissima artista ma il senso intransigente del rigore che aveva lo trovava “inadatto a una persona piena di grazia come lei“.
Drusilla ha raccontato poi un aneddoto sull’amica Ornella Vanoni con la quale le piace uscire a cena. “Una sera mi telefonò. Il giorno dopo doveva cantare una canzone di Dalla, Chissà se lo sai, una delle mie preferite. Me la volle cantare al telefono e mi chiese di fare il ritornello, per allenarsi“.
La stoccata rifilata, con garbo, a Chiara Ferragni
Le piacerebbe avere come amica anche Dacia Maraini della quale ha letto i libri e trova che abbia “una testa così“. Non ama precludersi nulla e magari se conoscesse bene Chiara Ferragni potrebbero diventare grandi amiche: “Adesso la vedo ancora su un piano di dinamismo senza una vera profondità“, ha chiosato. Una stoccata in pieno stile Foer. Per farla breve: con estremo garbo ha definito l’influencer un poco superficiale!
Il debole per Enrico Mentana, Michele Santoro e Filippo Timi
Parlando invece di uomini la Foer, quando le è stato domandato quale fosse la sua fantasia erotica, ha sfoderato il nome di “Enrico Mentana. Mi piace perché è simpatico, sa farmi ridere“. Non disdegna però anche Michele Santoro e Filippo Timi. Da quando è sui social è molto corteggiata e riceve un sacco di messaggi ai quali risponde così: “Io, comunque, ho una risposta standard che mando anche a quelli più osé: “Mio caro, sappi che quando sarà finito il mio periodo di lutto, sarai il primo della lista”.
Altro che spendere soldi nel matrimonio, meglio un funeral planner
Infine ha svelato che ne “L’almanacco del giorno dopo” ha voluto un funeral planner, ossia una organizzatrice di funerali, perché trova assurdo spendere milioni per i matrimoni. Meglio spenderli per i funerali, il ragionamento originale di Drusilla. Il giorno in cui non ci sarà più vorrà essere “bruciata e dimenticata”. Le piacerebbe che i suoi amici facessero una festa erotica tipo un Baccanale, anzi come un “Saturnale, laddove i ruoli si invertono, il servo diventa padrone e il padrone diventa servo, gli uomini diventano donne e viceversa. Celebrare la mia morte con una grande festa di libertà. Ecco quello che vorrei”.