Skip to main content

Elena Di Cioccio ha fatto un’inaspettata rivelazione nella puntata de “Le Iene” di martedì 28 marzo. La conduttrice ha confessato, per la prima volta pubblicamente, di essere sieropositiva. Ha scelto di farlo durante il classico spazio dedicato al monologo, nel corso del quale una o più personalità parlano di temi importanti e cercano di lanciare messaggi dal grande impatto emotivo. Elena, che ha lavorato a lungo nella trasmissione di Davide Parenti, ha raccontato in un’intervista che ha seguito il monologo iniziale il suo percorso con l’HIV dopo la diagnosi arrivata ben 21 anni fa. Dopo aver vissuto anni nell’ombra e nella vergogna, l’attrice ha voluto usare un mezzo come potente come la televisione per sdoganare un virus avvolto ancora oggi da una grandissima ignoranza:

Ciao sono Elena Di Cioccio,  ho 48 anni e da 21 sono sieropositiva. Ho l’HIV, sono una di quelli con l’alone viola. Ero molto giovane quando questa diagnosi stravolse completamente la mia vita. All’inizio ho avuto paura di morire, poi di poter fare del male al prossimo. ‘E se contagi qualcuno?’, mi dicevo, ‘Non me lo perdonerei mai’.  Non è mai successo, non ho mai contagiato nessuno e non sono morta.

Elena ha ricevuto la diagnosi nel 2002, pochi anni dopo l’ondata che travolse questo virus negli anni ’90 e causò la morte di migliaia di persone. “A me questa cosa non è arrivata perché me la sono andata a cercare, però è arrivata“, ha detto. Anche per questo, inizialmente, non è riuscita a parlare a nessuno di questo suo ‘segreto’. Ad oggi, avere l’HIV non è più una sentenza di morte. Nonostante bisogna rimanere in cura tutta la vita, i progressi della medicina permettono ai contagiati di vivere una vita perfettamente normale. Tuttavia, la vergogna, seppur incolpevole, era troppa:

In questi  21 anni, mentre le terapie mi consentivano via via di vivere una vita sempre più normale, ad uccidermi è stata una smisurata vergogna di me stessa. Ho vissuto la malattia come se fosse una colpa. Pensavo che tra me e l’altro, la persona peggiore fossi sempre io. Mi sentivo sporca, difettosa. Avevo timore di essere derisa, insultata, squalificata dal pregiudizio che ancora esiste nei confronti di noi sieropositivi. Così per difendermi, ho nascosto la malattia iniziando a vivere una doppia vita. Una sotto le luci della ribalta e un’altra distruttiva e depressa.

Con il tempo, Elena è riuscita ad acquisire una nuova consapevolezza e la paura di essere giudicata è pian piano sparita dalla sua vita. Dopo ben 21 anni, la conduttrice non ha più timore di parlare e ha deciso di farlo prima a “Le Iene” e poi in un libro “Cattivo Sangue”, decisa a combattere il forte stigma che circonda l’HIV:

Ma una vita a metà non è vita, e ho capito che ne sarei morta se non avessi fatto pace con quella parte di me. Io sono tante cose e sono anche la mia malattia. Oggi sono fiera di me, non mi vergogno più, e l’Hiv che è molto diversa da come ve la immaginate. Io non sono pericolosa, sono negativizzata e finché mi curo io non posso infettare nessuno. Potete toccarmi, abbracciarmi, baciarmi e tutto il resto. Se volete continuare ad avere paura, io lo accetto, però girate lo sguardo verso il vostro vero nemico. L’ignoranza.

Elena Di Cioccio e la lotta all’HIV

La conduttrice, nel lontano 2012, aveva scelto di essere la testimional di “Progetto Donna”, una campagna lanciata in occasione del 25esimo anniversario della Lila, la lega italiana contro la lotta all’Aids. Ai tempi, non aveva ancora rivelato di essere sieropositiva, ma conviveva con il virus da già 10 anni. Nonostante non avesse ancora trovato il coraggio di raccontare la sua storia, aveva comunque voluto dare il suo contributo alla lotto contro questa malattia. Quel progetto, infatti, voleva sensibilizzare le donne sui modi per prevenire o curare l’infezione da HIV.

Luna De Massis

Sono cresciuta a pane e televisione ed ho avuto la fortuna di trasformare questa passione in lavoro iniziando a scrivere di gossip e televisione per “Gossip e tv”. Amo la musica, di ogni genere, il cinema e la televisione in ogni sua forma: seguo serie tv su Netflix, talk su Rai 1 e reality show su Canale 5.

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.