Elena Santarelli ritorna a parlare del tumore del figlio Giacomo e di un nuovo macchinario
Il figlio di Elena Santarelli ha sconfitto il tumore. Aveva aggiornato continuamente i suoi fan sulle sue condizioni di salute, fino a quando non c’è stata la bella notizia, che ha voluto immediatamente condividere con tutte quelle persone – famose e non famose – che le hanno fatto sentire tutta la loro vicinanza. Ora Elena Santarelli è felice. Ma non smette mai di parlare di prevenzione e di macchinari utili per combattere più efficacemente il cancro. Adesso ha pubblicato un importante messaggio su Instagram. Ha dichiarato che, se ci fosse stato un particolare macchinario nel momento in cui aveva scoperto il tumore di Giacomo, le cose molto probabilmente sarebbero andate meglio.
Importante messaggio di Elena Santarelli su Instagram
Dopo l’intervista commovente a Non disturbare, ora Elena Santarelli ha scritto un messaggio importante su Instagram. Ecco cos’ha detto: “Viene chiamato ‘settembre d’oro’ per fare luce su tutti i tumori pediatrici e visto che dobbiamo fare luce io uso i social per raccontarvi le immagini che vedete. Non sto giocando alla play, non sto guardando un film in 3D, ma sono entrata grazie a questo ‘sistema di simulazione 3D e di realtà virtuale’ dentro la testa di mio figlio, ho potuto vedere in 3D e in maniera chiara il tumore che aveva colpito Jack nel 2017. Non è stato facile ma ho avuto la soddisfazione di prenderlo a calci e di vederlo da vicino ‘il mostro'”.
La confessione di Elena Santarelli sul figlio: “Se ci fosse stato, sarebbe stato molto meglio”
Poi la confessione sul tumore del figlio Giacomo e sul nuovo macchinario che potrebbe facilitare la lotta a questa malattia: “[…] Quando nel 2017 venne operato Giacomo l’@ospedalepediatricobambinogesu non era dotato di questo importante macchinario, se ci fosse stato, a prescindere da come sono andate le cose, sarebbe stato molto meglio. Il mio sogno è quello insieme al @progettoheal di acquistarlo per dotare la neurochirurgia”. Un messaggio molto lungo ma molto interessante, che potrete leggere interamente qui di seguito: