Elena Santarelli, grave lutto: non si placa il dolore per la scomparsa della piccola Marzia, il messaggio. “Non c’è nome per questo”
Non si attenua il dolore di Elena Santarelli che nella giornata di ieri ha reso noto che la piccola Marzia, la figlia di una sua amica stretta, non ce l’ha fatta. Le due donne si sono conosciute in ospedale. La showgirl è impegnata da diversi mesi a dare manforte al figlio Giacomo (9 anni) a cui lo scorso anno è stato diagnosticato un tumore cerebrale. Il lutto ha scosso in modo lancinante la moglie di Bernardo Corradi che ha scritto via social un post profondo e addolorato dopo l’accaduto. Poche ore fa è tornata a parlare della vicenda non riuscendo a trovare un senso alla perdita di un figlio.
“Un figlio che perde un genitore è orfano, una donna che perde il marito è vedova… Un genitore che perde un figlio non ha nome”
“Come si chiamano i genitori che hanno perso un figlio? Non c’è nessun nome, sostantivo… Nulla di nulla… Impossibile da trovare il nome. Non esiste“, ha riflettuto la Santarelli tra le sue Instagram Stories. “Un figlio che perde un genitore è orfano – ha proseguito -, una donna che perde il marito è vedova… Un genitore che perde un figlio non ha nome perché è contro natura. Forza amica mia, forza”. Le parole della showgirl vanno ad aggiungersi a quelle scritte sempre da lei stessa nella giornata di ieri, dove ha parlato di “sogno spezzato” nell’apprendere “che Marzia aveva smesso di soffrire”.
“Le lacrime che scendono oggi dal tuo viso non avrei mai voluto asciugartele”
Elena, oltre ad esprime il forte dolore che sta provando, ha elogiato l’amica che ha perso la figlia, dichiarando profonda stima e ammirazione nei suoi confronti: “Un esemplare più che raro di forza interiore capace di ‘sorridere’ nonostante tutto e di indossare la maschera del ‘va tutto bene’ anche quando sai che nulla sta andando bene. Tu e tua figlia siete un esempio per me e sono stata fortunata a conoscervi in questo cammino maledetto […] Le lacrime che scendono oggi dal tuo viso non avrei mai voluto asciugartele”.