Elena Santarelli torna a parlare della malattia del figlio: parole d’affetto e voglia di positività
Da quando Elena Santarelli ha reso nota la notizia relativa alla malattia del figlio, tantissimi sono stati i messaggi d’affetto inviatigli dai fan. Molti di loro, inoltre, hanno manifestato ulteriormente la loro vicinanza alla Santarelli in questi giorni aderendo con entusiasmo al progetto Heal. L’associazione a favore della cura e della ricerca nell’ambito della neuro-oncologia pediatrica, infatti, ha lanciato una raccolta fondi che, grazie all’appello di Elena Santarelli, ha raggiunto subito una larga fetta di contribuenti. A queste persone, oggi, Elena Santarelli rivolge la propria gratitudine e, in un lungo messaggio su Instagram, ringrazia tutti quelli che hanno partecipato. Alle stesse persone che le sono state vicine virtualmente Elena, però, adesso chiede anche di aiutarla a farle voltare pagina.
Elena Santarelli: “Non mi lascerò travolgere dalla tristezza”
“Grazie alle adesioni al progetto heal” scrive la Santarelli su Instagram “A tutti quelli che mi scrivono forza e coraggio vorrei dire da amica virtuale che io sono forte, coraggiosa e sorridente”. La moglie di Corradi poi, sempre nello stesso messaggio, ha aggiunto: “Non mi lascerò travolgere dalla tristezza […] so benissimo che devo essere positiva, solare etc. etc…”. Elena Santarelli, in fine, ha sottolineato quanto importante sia per lei pensare anche ad altro in questo momento. La showgirl, infatti, ha concluso il suo appello dicendo: “Il post sulle uova di Pasqua ha generato una catena di affetto virtuale che mi ha scaldata ma allo stesso tempo da ora in poi almeno su ig vorrei cambiare tema […] vorrei leggerezza”.
Elena Santarelli e la malattia del figlio: le motivazioni che l’hanno spinta ad affrontare pubblicamente l’argomento
Quanto pubblicato oggi da Elena Santarelli, di fatto, ha solo confermato il pensiero della showgirl in merito alla malattia del figlio. La Santarelli non cerca compassione. Il suo nome, infatti, lo ha speso solo per dare visibilità e voce alla grande macchina di solidarietà che sta dietro al mondo degli ospedali. Questo, dunque, è solo il suo personale contributo ad una causa che, più di ogni altra cosa, merita di ricevere le giuste attenzioni.