Storie Italiane: una grande esclusiva internazionale per Eleonora Daniele. La conduttrice ha intervistato Morgan Freeman
Una grande esclusiva quella di Eleonora Daniele e il suo Storie Italiane. La conduttrice ha intervistato Morgan Freeman, l’attore e regista statunitense, candidato all’Oscar per ben cinque volte. Tra i temi trattati dalla giornalista, affiancata da Don Aldo Buonaiuto, sono stati la fede e anche il cinema italiano. Freeman che è stato accusato di molestie da ben otto donne è intervenuto in trasmissione per parlare della religione e della sua grande fede. Un’intervista emozionante per la Daniele che lo ha anche anticipato nei primissimi minuti della trasmissione. Ma quello che ha più colpito il pubblico sono state le dichiarazioni sul cinema italiano, se Freeman dice di aver amato i film del nostro passato quando Cinecittà era ai suoi massimi livelli, ha anche affermato di non seguire le ultime opere cinematografiche dei nostri registi, tra i quali è spiccato il nome del Premio Oscar Benigni.
Morgan Freeman sul cinema italiano: “Non guardo i film italiani“
“Ultimamente non ho visto film italiani“, ha esordito l’attore sulla domanda di Eleonora Daniele, “Ma ricordo la vostra Cinecittà quando funzionava benissimo“. Le sue parole avranno destato scalpore nei telespettatori. Nonostante Freeman abbia rivelato tutto il suo apprezzamento per il cinema italiano ma del passato, ha quasi disdegnato quello del presente. Tra i nomi fatti dalla conduttrice c’era quello di Roberto Benigni, che ricordiamo ha vinto un Oscar nel 1999 per La Vita è bella. “Ero un grande ammiratore del cinema italiano“, ha concluso in fretta l’interprete de Il Cavaliere Oscuro e Le ali della libertà.
Morgan Freeman e il suo rapporto con la fede
“Dio c’è sicuramente… la questione è crederci o no. Dio è amore: se tu ami, Dio è con te“, ha affermato Morgan Freemn accanto a Don Aldo Buonaiuto. Poi il regista ha continuato a dire la sua su Papa Francesco: “In base a ciò che ho letto, so che il Papa è un pensatore molto progressista. Del resto, credo che gli ultimi re Papi abbiano davvero cambiato gradualmente la Chiesa cattolica“.