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La tv, il gossip, poi il trasferimento in America, una figlia, un matrimonio andato in frantumi e il kickboxing: Elisabetta Canalis, 46 anni, è una donna che ha vissuto una sorta di doppia vita. Prima quella italiana, dove è nata, cresciuta e diventata famosa, poi quella a stelle e strisce. Negli States ha trovato marito, il chirurgo Brian Perri, con il quale ha avuto Skyler Eva (il prossimo 29 settembre compirà 9 anni). Nonostante la relazione con il medico sia finita, oggi l’ex velina continua a dimorare a Los Angeles. Intervistata dal quotidiano La Repubblica, si è raccontata a tutto tondo.

Elisabetta Canalis: perché non torna in Italia e il rapporto con l’ex marito

Mi trovo bene. Da sempre avrei voluto viverci poi ci sono riuscita, addirittura mi sono sposata, ho avuto una bambina, ho divorziato e continuo a vivere qui”, ha confidato la showgirl di origine sarda a proposito della sua scelta di abitare in California. In Italia, però, torna spesso, sia perché naturalmente la sente come casa, sia per lavoro. L’ultimo ha riguardato il cinema. Ha recitato nel film Come far litigare mamma e papà, uscito in sala dall’11 settembre.

Spazio poi al matrimonio con Perri, durato dal 2014 al 2023. “Non esistono famiglie perfette, solo quelle che hanno trovato un equilibrio. Fortunato chi ci riesce”, ha ragionato la Canalis che ha aggiunto: “Noi abbiamo spostato il centro dell’interesse dalla coppia a nostra figlia. C’è armonia, ma è un work in progress, il lavoro di ogni giorno”. Dalle parole della showgirl si intende che il rapporto con l’ex marito oggi è disteso. Infatti ha riservato altri complimenti al medico, descrivendolo come una figura presente e responsabile con la figlia: “Lei è più fortunata, ha un padre presente e attento. Il mio lavorava fino a tarda sera, l’ho vissuto come una figura autoritaria. Il lavoro di genitore arriva senza istruzioni“.

Sanremo, le divertite con Siani e la stima per Morandi: Canalis in confidenza

Capitolo carriera. La Canalis per un certo periodo è stata una delle stelle più luminose della tv italiana, arrivando anche sul palco più ambito del piccolo schermo, quello di Sanremo. Ha anche lavorato spesso al cinema. Il set più divertente? “Con Alessandro Siani a Napoli, meravigliose pause pranzo, ogni giorno un ristorante diverso. Ma prima la ricognizione per capire se ci fossero nozze o battesimi “sennò sono fregato” diceva, partono le foto e i saluti e non si mangia più”.

Per quel che riguarda la tv, Sanremo è lo spettacolo che le è rimasto nel cuore più di tutti: “Sanremo. Mio nonno era un fan di Celentano, sono crescita con le sue canzoni e mi sono ritrovata con lui che mi guardava fare uno sketch. Ho fatto tutti i programmi che guardavo con i miei genitori”. Quando le è stato chiesto se ha pentimenti o rimpianti, ha spiegato che  il avere successo a vent’anni, come nel suo caso, spinge a fare, a volte, cose che andrebbero fatte con un’altra testa.

E nel mondo dello spettacolo a quale persona è più affezionata? Gianni Morandi, straordinario. Mia nonna è morta il giorno prima del mio primo Sanremo, per lei Morandi era quel che Celentano era per mio nonno. La sentivo dall’ospedale. Con Gianni facevamo le prove, a un tratto sparisce, fa una lunga chiacchierata con nonna, che poi mi dice “Gianni è un incanto”. Al suo concerto ad Alghero sono andata con mia figlia nel backstage, è impazzita. Tre generazioni di fan tutte per lui”.

Striscia la Notizia e il “trauma di ballare sul bancone”

A lanciarla e a farle raggiungere la popolarità nazionale fu il bancone di Striscia la Notizia. Figura dominante nel programma è colui che lo ha ideato, Antonio Ricci. “Eravamo figlie di Striscia la notizia, con quel carico di ironia e notizie. Da lui ho imparato a verificare, dubitare, ridimensionare”, ha raccontato la Canalis. La parte più difficile: “Ballare sul bancone fu un trauma. Ho sconfitto l’incubo con la pignoleria. Non sono da ballo ma da kickboxing, sport dove scompaiono i limiti di genere: difendi e attacchi”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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