Volano gli stracci, anzi peggio, le parolacce tra Gino Paoli ed Elodie Di Patrizi. Tra i due cantanti, nelle scorse ore, è andato in scena un botta e risposta ruvidissimo a distanza. I diretti interessati si sono premurati di non nominarsi esplicitamente, ma ci sono pochi dubbi che lo scambio di ‘cortesie’ sia stato reciproco. La miccia che ha surriscaldato gli animi l’ha accesa l’artista ligure che, intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, ha spiegato perché secondo lui il mondo della spettacolo “è una m***a”.
“Perché è tutto apparenza. Oggi peggio di ieri. Ieri avevamo Mina e la Vanoni. Oggi emergono le cantanti che mostrano il c*lo”. Così Gino Paoli. A chi si sarà mai riferito? Forse, tra le altre, ad Elodie che ha da poco concluso un tour in cui sul palco si è spesso presentata in modo provocante? Pare proprio di sì. E infatti la stessa popstar si è sentita chiamata in causa ed ha tuonato pesantemente tramite un tweet che non ha alcun bisogno di essere parafrasato. Ecco il cinguettio incendiario dell’ex allieva di Amici di Maria De Filippi:
“Ci sono artisti che hanno scritto capolavori, ma nella vita di tutti i giorni sono delle Mer*e, è così. Io preferisco essere una bella persona”.
Curioso notare che nello scrivere la parolaccia la Di Patrizi ha usato la maiuscola sulla M, a voler rimarcare il suo pensiero. Come si accennava poc’anzi i due artisti si sono ben guardati dal nominarsi, anche perché è un attimo che, nel fare nomi, possa scappare una querela. Al di là di ciò, lo scontro è stato alquanto pepato.
Elodie Di Patrizi divide: arte o apparenza?
Il ‘caso’ Elodie, se così lo si può chiamare, in questi mesi è più che mai dibattuto. La cantante, dopo essere uscita dalla scuola di Amici, ha passato alcuni anni a sfornare brani che hanno ottenuto un buon successo, ma che non hanno fatto il botto. Da un paio d’anni a questa parte, invece, c’è stata un’ascesa vertiginosa dell’artista nel panorama della musica italiana.
La cantante si è inoltre imposta come icona pop italiana, cambiando, nei concerti, anche look, prediligendo degli abiti più ‘aggressivi’ rispetto al passato. Ed è su questa scelta che fan, critici e colleghi del mondo della musica si sono divisi: apparenza o arte? Gino Paoli si è capito come la pensa.