Emma Marrone a ruota libera, l’intervista: la verità sulla gestione dei suoi social, gli haters che ora non la toccano più (ma toccano la mamma: “Ci resta malissimo) e i problemi di sviluppo (“Ero magrissima e senza seno”)
Emma Marrone a ruota libera. La cantante salentina si è confessata in una lunga chiacchierata concessa al quotidiano Repubblica. Tanti i temi affrontati: il successo, i concerti, i fan tra critiche ed elogi, le reazioni della madre agli insulti degli haters, la gioventù con i relativi problemi di sviluppo avuti, e come gestisce i social. A proposito della rete: chi pensa che dietro ai profili ci sia un social media manager si sbaglia di grosso. Tutta farina del sacco di Emma, che ci tiene a conservare un filo diretto con il suo numeroso ‘popolo’.
“Sono nata fragilissima, strozzata da quattro giri di cordone ombelicale…”
“Tuttora, in concerto, preferisco avere le luci in faccia per non vedere i volti delle persone. Non perché non ami il pubblico ma perché vedere le emozioni altrui mi commuove, mi scombussola e farei fatica a cantare”, spiega Emma, animo delicato e sensibile, ma anche combattivo: “Io, che sono nata fragilissima, strozzata da quattro giri di cordone ombelicale, da ragazzina ho avuto problemi di sviluppo, ero magrissima e senza seno. Non mi sono mai posta il problema di piacere ai maschi, non facevo lo struscio in paese per farmi guardare perché sapevo che non mi avrebbero guardato”. Le cose poi sono cambiate. Il successo, la popolarità e pure i social…
“Sui social spesso si confonde la libertà di parola con il diritto di vomitare le proprie frustrazioni”
“Follemente, ho deciso di non avere un social media manager. Faccio tutto da sola e le soddisfazioni sono molte: in tanti mi scrivono che sono stata un’ancora di salvezza in un momento triste e questo mi restituisce il senso ultimo del mio lavoro”, racconta Emma. C’è poi l’altro lato della medaglia: “Poi, purtroppo, sui social spesso si confonde la libertà di parola con il diritto di vomitare le proprie frustrazioni addosso ai personaggi pubblici. C’è chi mi ha scritto che sono grassa, che ho i denti storti, che ho la faccia piena di macchie di m…da. A me non interessa. Mi dispiace solo che certe cose le legga mia madre, che ci resta malissimo. Io le dico sempre ‘meglio la cattiveria che la pietà'”.
Emma e la musica: “L’industria discografica è cambiata”
Spazio al capitolo talent. C’è sempre chi pensa che gli artisti usciti dalla tv abbiano natali meno nobili di chi ha fatto altri tipi di percorsi: “Per fortuna non più. Si è capito che l’industria discografica è cambiata. Puoi iniziare su YouTube, produrti un disco da solo e metterlo su Spotify, puoi partecipare a un talent. L’importante è quello che fai, non da dove arrivi. Io mica chiedo ai giornalisti dove hanno studiato prima di farmi intervistare”.