Emma Marrone senza trucco e senza filtri: “Eccomi dopo le pulizie, tutte siete belle”. La forza di essere se stessi
“Io sono bella, sono bella, sono bella, sì / Ma non mi frega niente / Io sono bella, sono bella, sono bella, sì / Io sono bella sempre”. Emma Marrone non solo canta la bellezza femminile nel senso più ampio e profondo del concetto, ma è una figura che si spende anche prima persona, mettendoci la faccia. Stavolta nel vero senso del termine. L’artista salentina è apparsa senza filtri e senza trucco su Instagram, subito dopo aver fatto delle pulizie domestiche. L’occasione giusta per mandare un messaggio a tutte quelle sue fan che spesso le scrivono dicendole di voler essere belle come lei. Un atteggiamento che denota una sotterranea insoddisfazione e a cui Emma ha voluto ‘mettere una pezza’.
“Mi raccomando, puntate sulla semplicità e sulle cose normali. Tutte siete belle”
Emma Marrone, attraverso una serie di Stories Instagram, ha fatto sapere di ricevere parecchi messaggi da ragazze che ambiscono ad essere belle come lei. A proposito di ciò ha dichiarato. “Siete tutte belle, poi ovviamente ci sono le foto di servizio dove una è truccata bene, vestita bene, pettinata bene. Nella realtà io sono questa, io sono una ragazza normale”, ha proseguito la cantante salentina, mostrandosi senza filtri, senza trucco e ‘senza inganno’. “Quindi siete belle così come siete e questa sono io nella vita normale, a casa dopo aver pulito: una pazza. Dunque mi raccomando, puntate sulla semplicità e sulle cose normali. Tutte siete belle”, ha concluso.
“Ci sono ragazzine che hanno combattuto il triplo di me e adesso sono sottoterra”
Di recente, al Settimanale F, la Marrone è tornata a parlare dei problemi di salute affrontati di recente. “Ci sono ragazzine che hanno combattuto il triplo di me e adesso sono sottoterra”, ha detto, sottolineando quanto si senta fortunata oggi: “Non ero nuova al problema, ma quando ti succede, sei sempre impreparata. Ti chiedi: perché proprio a me? Poi però ho pensato ai bambini di 8 mesi negli ospedali. Invece di incattivirmi, credo che la malattia mi abbia reso più dolce.”